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Regolamento Ztl, nella ridda di polemiche finisce anche la segretaria generale

Cosimo Murri Dello Diago ed Ernesto Mola, presidenti di commissione, avrebbero voluto il voto sulla proposta di delibera. Ma la minoranza ritorna sui suoi passi: ora vuole discutere gli emendamenti prima del consiglio

LECCE - La polemica sulla proposta di nuovo regolamento per l'accesso e la sosta nella zona a traffico limitato del centro storico non accenna a placarsi, anzi, dopo l'ennesima seduta di commissione (Traffico e Statuto) si può affermare che è viva più che mai.

La minoranza, che appena una settimana addietro si era messa da sola in fuorigioco annunciando di voler discutere degli emendamenti direttamente in consiglio comunale, si è così ritrovata a poter insediare numericamente la maggioranza facendo leva sui malumori manifestati dai consiglieri Saverio Citraro (Pd) e Gigi Valente (Puglia Popolare), entrambi contrari all'abolizione del diritto al pass per gli amministratori: "Non si tratta di avere privilegi - aveva già dichiarato Valente dopo la seduta di giovedì scorso - ma di offrire l'opportunità a chi è eletto democraticamente di esercitare le funzione cui è stato deputato, tra cui la verifica del centro storico e della qualità dei servizi pubblici resi. Chi vive del suo lavoro e svolge le funzioni di consigliere deve recarsi quotidianamente a Palazzo Carafa e deve essere messo nelle migliori condizioni per garantire una funzione pubblica".

Dopo il dibattito odierno è però abbastanza evidente che esiste anche una questione del grado di priorità da assegnare al regolamento: l'amministrazione comunale vorrebbe portare il provvedimento in aula quanto prima, ma la minoranza è tornata sui suoi passi dichiarando - con Gianmaria Greco, Andrea Pasquino, Adriana Poli Bortone - di voler affrontare l'esame dei singoli emendamenti in commissione. Lo stesso Valente ha commentato di essere sorpreso nel vedere la vicenda trattata "come se fosse una questione di vita o di morte". Gianpaolo Scorrano ha fatto presente che è ancora in attesa di approvazione il nuovo regolamento di polizia locale, più datato rispetto a quello della Ztl.

I presidenti, Cosimo Murri dello Diago (Statuto) ed Ernesto Mola, si sono però detti convinti che questo "cambio di orientamento", come lo ha definito Greco (Prima Lecce), sia in realtà un atteggiamento ostruzionistico, posto che i consiglieri hanno in mano la proposta sin da lla metà di gennaio e che solo in questa settimana sono stati presentati una ventina di emendamenti ai quali, peraltro, se ne dovrebbero aggiungere altri. Il tentativo di giungere al voto sulla relativa delibera è poi naufragato per un cavillo tecnico, con l'ammissione di un errore formale nella formulazione dell'ordine del giorno, ma se si fosse andati alla conta, per come si stavano mettendo le cose, probabilmente sarebbe stato rilevante il voto del consigliere del M5S, Arturo Baglivo, che con molta nettezza ha dichiarato che le discussioni non possono durare all'infinito e che la città, al netto di un confronto doveroso in consiglio, ha bisogno di un nuovo regolamento. 

Il centrodestra si è opposto all'accelerazione, definendola una forzatura, e i toni hanno iniziato a scaldarsi: per sciogliere il nodo è stata convocata la segretaria generale del Comune, Anna Maria Guglielmi, la quale ha detto che il diritto di qualunque consigliere di presentare emendamenti non può diventare una sorta di operazione di sabotaggio articolata nel dispensare emendamenti un poco alla volta. Meglio ancora, la segretaria ha spiegato che, davanti a una strategia del genere, il presidente di commissione può porre una mozione d'ordine e portare i componenti al voto. Più volte interrotta, ha poi completato con una certa fatica il suo intervento di interpretazione sulle regole di funzionamento degli organi consiliari. Il suo parere tecnico ha però destato visibili perplessità, manifestate soprattutto da Andrea Guido e Gianpaolo Scorrano.

Resta ora da comprendere come la maggioranza vorrà ripartire dalla prossima seduta: le opzioni sono riproporre la votazione, come ha fatto chiaramente intendere Murri Dello Diago, oppure calendarizzare un numero definito di ulteriori sedute nelle quali discutere e votare gli emendamenti intanto formalmente presentati. L'assessore alla Mobilità, Marco De Matteis, è intervenuto solo in chiusura di dibattito rimproverando alla minoranza di aver da una parte denigrato il confronto pubblico organizzato dall'amministrazione con residenti e operatori del centro storico, il 10 febbraio, dall'altra di essersi appropriata dei contenuti emersi proprio in quell'occasione.

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