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Aumento Imu, Monosi ribadisce: “E' l'unico strumento a nostra disposizione”

In assenza dell'assessore, la commissione Bilancio aggiorna la seduta a venerdì. Nella relazione di accompagnamento al provvedimento ripercorse le ragioni tecniche del ritocco, ma non c'è alcun riferimento al condono Tarsu

 

LECCE – Il via libera della maggioranza all’aumento delle aliquote Imu nella misura già annunciata dal sindaco, Paolo Perrone, e dall’assessore al Bilancio, Attilio Monosi, arriverà con ogni probabilità venerdì mattina quando la commissione Bilancio dovrà pronunciarsi sulla modifica della deliberazione del consiglio comunale del primo di agosto scorso che fissava al 3 per mille l'aliquota per la prima casa e al 10 per mille quella ordinaria.  Lunedì pomeriggio, infatti, è in programma una nuova seduta dell’assise cittadina ed è probabile che l’amministrazione voglia chiudere subito questo capitolo amaro e far ingoiare il prima possibile ai cittadini la pillola indigesta.

Si tratta, infatti, di una manovra correttiva per cinque milioni di euro, necessari, come scrive l’assessore nella sua relazione di accompagnamento al provvedimento per “mantenere il bilancio comunale in pareggio”. Il combinato disposto dai tagli dei trasferimenti statali – alla luce della rideterminazione del Fondo perequativo da parte del ministero della Finanze – e il mancato introito di una parte del gettito derivante dagli immobili che sorgono nella marina di Casalabate, passata sotto la tutela di Trepuzzi e Squinzano -, avrebbero scavato un solco profondo nelle previsioni contabili del Comune di Lecce che è obbligato a correre ai ripari in tempi brevi: è facoltà degli enti cambiare le aliquote, ma solo fino al 31 ottobre.

E’ lo stesso Monosi a ricordare, tra le righe della sua relazione, come la revisione dell’Imu sia “l’unico strumento a disposizione”. L’esponente della giunta ha ribadito il carattere di inevitabilità della decisione e le argomentazioni, anche politiche, già espresse nel recente passato: i tecnici di Roma avrebbero sovrastimato le entrate del Comune di Lecce, penalizzandolo di conseguenza nella ripartizione dei trasferimenti. L’amministrazione, nelle scorse settimane, ha anche “sfidato” il governo nazionale sulla ratio della normativa, annunciando un ricorso.

Non si fa cenno, invece, nella relazione, al mancato gettito derivante dal condono Tarsu che la giunta aveva ipotizzato di praticare ma sul quale è in attesa di un parere ufficiale del ministero delle Finanze dopo che la minoranza l’aveva giudicato illegittimo. Perrone e Monosi, nell’ultima conferenza, spiegarono che una parte del buco – circa due milioni – era imputabile al venir meno di questi presunti ricavi, addossandone la responsabilità all’opposizione. L’assessore, insieme al dirigente del settore Tributi, Piero Errico, è stato (ri)convocato dal presidente della commissione Bilancio, Oronzo Tramacere, per la prossima seduta. A quella odierna non si è presentato, probabilmente per impegni urgenti.

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