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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Dura replica di Palazzo Carafa: “Lettura unilaterale e stantia”

L’amministrazione ha diffuso un comunicato di risposta al consigliere Carlo Salvemini nel quale si sostiene che il Comune di Lecce ha fatto quanto in suo potere: “Continuiamo sulla strada della legalità”

 

LECCE - Di seguito la replica diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Carafa a nome dell'amministrazione comunale “I rilievi posti in essere dal consigliere comunale Carlo Salvemini riguardo il caso Boc meritano un necessario approfondimento al fine di chiarire meglio una questione complessa e delicata, evitando al contempo di incorrere in errori.  Andiamo con ordine. Il dottor Giuseppe Naccarelli, dirigente del Comune di Lecce, è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento in favore del Comune di Lecce, di una somma di 352.263,618 euro che non è la sola somma percepita dallo stesso a titolo di incentivi, ma ricomprende anche gli incentivi erogati a beneficio di altri dipendenti e collaboratori esterni. Per le somme percepite da questi ultimi, l’Amministrazione Comunale ha intentato un’azione giudiziaria al fine di recuperare quanto indebitamente loro corrisposto.  Da ciò si evince che il debito del dirigente  - recuperati i predetti importi - dovrà essere necessariamente rideterminato”.

“Quanto alle modalità di recupero delle decisioni di condanna e risarcimento danno erariale si è fatto riferimento al dpr 260/98 che dispone ‘ritenute nei limiti consentiti dalla legge’, vale a dire un quinto sul trattamento economico mensile dovuto ai responsabili. Su richiesta del debitore, il pagamento può essere effettuato a rate. Peraltro, nell’articolo 3 si fa espressamente cenno alla possibilità, e non all’obbligo, dell’iscrizione di ipoteca sui beni del debitore per un importo pari ai crediti liquidati dalla Corte dei Conti. Ed è proprio la linea seguita dall’Amministrazione Comunale che ha disposto tale iscrizione sull’unico immobile di proprietà del Naccarelli”.

“Si tratta di modalità che non sono di facile lettura per l’opinione pubblica ma che rientrano perfettamente nei canoni di legge. Insomma, è del tutto ovvio che l’A.C. ha messo in atto quanto era in suo potere non avendo altri strumenti – se non quelli attuati - per recuperare i diversi crediti vantati nei confronti di tutti i soggetti che hanno percepito a vario titolo i premi legati ai Boc comunali. L’Amministrazione Comunale continua a percorrere la strada della legalità, prova ne sia la costituzione parte civile nel procedimento penale e la delibera di annullamento del vecchio regolamento comunale sui Boc che, come è noto a tutti, messa in atto dal sindaco Perrone.Di indecente, dunque, c’è solo la lettura unilaterale e oramai un po’ stantia e ripetitiva che fa il signor Salvemini del caso-Boc”.

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