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Provincia, il resoconto della minoranza: "Gabellone amministratore unico"

Da tre consiglieri di centrosinistra l'affondo finale al presidente Antonio Gabellone. Domenica gli amministratori salentini al voto per il rinnovo

LECCE - I consiglieri di minoranza della Provincia di Lecce augurano all'ente un futuro di maggiore dignità. Nunzio Dell'Abate, Danilo Scorrano e Gabriele Caputo hanno stilato un breve resoconto della loro attività, alla vigilia del rinnovo dell'assise di Palazzo dei Celestini (il presidente resta in carica): gli amministratori dei comuni salentini sono infatti chiamati al voto domenica prossima. 

"Se Gabellone volesse spogliarsi del ruolo di amministratore unico della Provincia, non potrebbe farlo meglio che valorizzando il ruolo dei consiglieri e delle commissioni che sono state sistematicamente boicottate", ha detto Caputo auspicando tra l'altro il ritorno all'elezione diretta dei rappresentanti da parte dei cittadini che invece, dopo la riforma Delrio, sono stati estromessi. 

Danilo Scorrano ha rivendicato il marchio dell'opposizione sulle battaglie di tipo ambientale adottata poi dall'ente - dalle richieste di prospezioni nel mare alla ricerca di idrocarburi alla discarica di Castellino - e ha condannato la gestione degli spazi culturali di proprietà della Provincia, dalla vicenda di Palazzo Comi a Lucugnano all'utilizzo di San Francesco della Scarpa, ma anche di quelli dedicati allo sport, ricordando la triste sorte del Velodromo degli Ulivi di Monteroni di Lecce, che attende di essere recuperato, e quella del palasport San Giuseppe da Copertino di Lecce dal quale mesi fa tante associazioni sportive sono state allontanate e che ora è chiuso. 

Il caso della società partecipata Alba Service è stato al centro dell'intervento di Dell'Abate, l'unico dei tre a non ricandidarsi, che ha ricordato l'iniziativa decisiva adottata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una sua recente partecipazione ad un consiglio provinciale: "Ora Gabellone deve solo stanziare un milione e mezzo di commesse e presentare un piano industriale per rendere possibili gli ammortizzatori sociali in deroga". Il consigliere originario di Tricase ha accusato l'amministrazione di non aver fatto nulla in tema di razionalizzazione delle spese e anzi di avere abbondato, ad esempio, in incarichi a consulenti legali esterni nonostante quelli direttamente dipendenti dalla Provincia.

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