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Il rettore: “Positivo l’incontro con la ministra”. Ma gli studenti occupano l’Ateneo

Vincenzo Zara, con gli omologhi di altre 25 università meridionali, ha discusso con la titolare del Miur, Maria Chiara Carrozza: "Inizio di un percorso condiviso". Ma l'assemblea di Link Udu decreta il presidio permanente del Codacci-Pisanelli

LECCE –  “Un’apertura che giudico positivamente”, da una parte. “Un nulla di fatto”, dall’altra. Vincenzo Zara e i rappresentanti degli studenti di Link Udu esprimono una valutazione diametralmente opposta  degli esiti del confronto tra il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza e i rettori degli atenei meridionali. E nel tardo pomeriggio, al termine di un’assemblea, la decisione di occupare il Codacci-Pisanelli “per lanciare all’interno della città di Lecce un’azione forte di protesta contro le politiche che stanno smantellando l’Università pubblica”.

Il rettore dell’Università del Salento così ha commentato l’incontro con la titolare del Miur: “La ministra ha dimostrato grande disponibilità: nell’incontro, di due ore e mezzo, tutti noi rettori abbiamo potuto illustrare la nostra posizione ed esprimere le nostre opinioni. Molti hanno  fatto notare che è la prima volta che si dedica tanto tempo all’ascolto: un’apertura al dialogo che giudico molto positivamente. L’incontro segna inoltre l’inizio di un percorso condiviso, con l’apertura di tavoli tecnici misti Miur-Conferenza dei rettori, che lavoreranno sulle singole criticità, evidenziate nel nostro documento, per proporre soluzioni concrete”.

(Leggi il documentoRettoriSud)

zara 009-3“Personalmente – ha proseguito Zara - ho ribadito la necessità di superare generiche prese di posizione per passare a proposte operative. Ho sottolineato inoltre che gli studenti vanno tenuti nella massima considerazione, anche perché l’interessamento che stanno dimostrando su tematiche complesse, come per esempio la sostenibilità economico-finanziaria degli atenei, rende loro merito. Ma soprattutto ho evidenziato un punto: le criticità possono essere risolte solo se si utilizzano le competenze giuste al posto giusto. I tavoli tecnici, insomma, siano tecnici davvero, utilizzino le persone che hanno competenze tagliate sul tipo di criticità che va risolta”.

Gli studenti, invece, si sono orientati per l'occupazione dell'edificio simbolo dell'ateneo salentino, il Codacci-Pisanelli: "Le tante assemblee, i dibattiti e le proteste svolte oggi e nei giorni scorsi testimoniano che studenti, dottorandi, ricercatori e in generale la comunità accademica è stanca di incontri interlocutori, promesse e fantomatici patti tra Miur e rettori. L'incontro si è concluso con assenza di impegni concreti sul ripristino dei 300 milioni di euro sottratti dal governo Monti e dei 41 milioni di fondi straordinari per gli atenei, così come nessun correttivo sul decreto ministeriale Punti Organico 2013, né tantomeno sulla contribuzione studentesca che in questo contesto potrebbe aumentare vertiginosamente".

“Gli atenei , specie quelli meridionali – spiegano gli studenti -, vivono una crisi tremenda e la ministra e il governo tutto si stanno rendendo complici dell'assassinio dell'università italiana. Siamo stufi, infine, di assistere al conferimento di deleghe al governo, crediamo che qualsiasi riforma dell'università debba essere costruita all'interno di un vero dibattito con tutta la comunità accademica nazionale, in primis con le studentesse e gli studenti”.

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