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Conta dei danni dopo l'alluvione. Si spinge verso lo stato di emergenza

Mozione urgente del vice presidente del consiglio regionale, Casili e lettera di Gabellone a Emiliano. Le conseguenze della violenta ondata di maltempo del 18 novembre al centro del dibattito

LECCE - I danni causati dall'alluvione che ha colpito la fascia costera sudorientale del Salento giovedì scorso sono all'ordine del giorno del dibattito politico. 

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Cristian Casili, ha presentato una mozione urgente per impegnare la giunta a chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza a seguito di una ricognizione delle conseguenze materiali sui beni pubblici e privati. L'esponente del M5S con la sua iniziativa intende sollecitare l'amministrazione pugliese a garantire il massimo sostegno possibile agli enti locali e ad attivare, attraverso gli uffici provinciali per l'agricoltura, i sopralluoghi utili per verificare se sussistono le condizioni per avanzare al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali l'emanazione del decreto di eccezionalità dell'evento avverso. 

“Il nubifragio che ha interessato in particolare i comuni di Otranto, Minervino, Uggiano la Chiesa e le relative frazioni - ha dichiarato Casili - e i comuni di Giuggianello e Ortelle (più Santa Cesarea Terme e la frazione di Cerfignano, ndr) -, ha generato serie situazioni di criticità per il patrimonio pubblico e privato e per l’incolumità delle persone. A Uggiano La Chiesa, una delle località più colpite, i vigili del fuoco e la protezione civile hanno raggiunto con i gommoni le persone rimaste isolate nelle loro abitazioni; la spiaggia di Porto Badisco è stata cancellata; il canale consortile “Minervino” è esondato trasportando ingenti quantità di acqua e detriti sulle strade. Tra i danni si segnalano allagamenti di abitazioni, scantinati, garage e campagne, crolli di porzioni anche significative di strutture, di muri di recinzione, interruzione del transito veicolare per ostruzione della sede stradale. Impatti rilevanti si registrano anche sulle colture e le produzioni agricole e dal punto di vista paesaggistico, ambientale ed ecologico. Risulta che le amministrazioni comunali abbiano già provveduto ad una prima rilevazione dei danni e che si siano attivate per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale. Solo per il comune di Minervino si stima che il danno potrebbe aggirarsi intorno ai 2,5 milioni di euro. Una situazione che richiede la predisposizione di interventi per fronteggiare la messa in sicurezza e il ripristino degli edifici e delle infrastrutture pubbliche, delle civili abitazioni, delle strutture e attività commerciali danneggiate e per garantire supporto per i danni alle produzioni agricole”.

Sul tema si è espresso anche Antonio Gabellone, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, che si è rivolto direttamente al presidente della Regione, Michele Emiliano per chiedere interventi urgenti e stanziamento di fondi adeguati: "Si sono registrati 187millimetri di apioggia a Cerfignano, 111 a Otranto, 99 a Spongano, 90 a Santa Cesarea Terme, 72 a Ortelle. Simili quantitativi di pioggia hanno creato numerosi problemi: allagamenti di abitazioni, scantinati, garage, campagne e alcune strade secondarie che si sono trasformate in fiumi in piena. A Otranto l’acqua si è riversata mista a fanghiglia nel mare formando, in alcuni momenti, un’enorme cascata. A rischio anche la tenuta delle barche attraccate al porto, alcune sono già andate a fondo ed altre hanno rischiato di colare a picco. È stata chiusa al transito la litoranea Porto Badisco-Otranto. A Minervino ha destato preoccupazione la tenuta del canale circondariale. Sulla Martano-Otranto è crollato il muro di cinta del campo sportivo. A Santa Cesarea Terme nelle prime ore del mattino ci sono stati un tornado e una grandinata. Lo stesso è avvenuto a Tricase". 

"Nei luoghi colpiti dal maltempo - ha proseguito l'ex presidente della Provincia - sono al lavoro numerose squadre dei vigili del fuoco coadiuvati dal personale delle associazioni della protezione civile locale. Tuttavia, l’enorme ed encomiabile lavoro sin ora svolto dalle Associazioni di Volontariato non è sufficiente e richiede un intervento immediato da parte di Regione Puglia. Infatti, trattandosi di Comuni di piccole dimensioni, le Amministrazioni interessate necessitano di un supporto tecnico qualificato ai fini dell’accertamento dei danni subiti dai cittadini e dalle attività economiche e non”.
 

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