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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Rifiuti e discariche abusive: i politici alzano la voce contro la Regione

Sequestrata una discarica abusiva a Sannicola: M5S chiede di discutere la proposta di legge "rifiuti zero". Il sindaco di Galatone contrario all'impianto di compostaggio

LECCE  - Il Salento, sul tema cruciale dei rifiuti, viaggia ad un’altra velocità rispetto alle buone pratiche adottate nel resto dello Stivale. Per non parlare delle esperienze internazionali che potrebbero essere semplicemente replicate, in nome della civiltà. Invece si continua a ragionare in termini di discariche per lo stoccaggio della mole di rifiuti prodotta dai cittadini, in attesa che la raccolta differenziata porta a porta permetta di recuperare il massimo dal rifiuto, con un riciclaggio al 100 percento e l’abbattimento completo degli scarti.

Lo sa bene il Movimento 5 stelle che, in Regione, continua a battersi contro questa pratica retriva e l’annesso problema delle discariche, per giunta abusive. Delle vere bombe ecologiche: luoghi in cui viene conferito qualunque tipo di rifiuto senza controllo e con danni incalcolabili per la salute pubblica.

 Il consigliere regionale pentastellato Antonio Trevisi ricorda che, quasi un anno addietro, M5S ha depositato una proposta di legge, “verso un’economia circolare a rifiuti zero”, che permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema rifiuti in Puglia, ma ancora ferma in Consiglio regionale. Trevisi ha chiesto al presidente Emiliano di calendarizzare la discussione al più presto: “ Si può fare tanto - spiega -  purtroppo però il governatore non ha tempo di occuparsi del territorio pugliese perché troppo impegnato a scalare il Pd”.

La presa di posizione dell’esponente politico fa seguito all’ennesimo, preoccupante, caso di cronaca: i carabinieri del Noe hanno sequestrato infatti un’area di 16 mila metri quadrati a Sannicola, in contrada Annibale, dove sono stati scoperti oltre 500 mila metri cubi di rifiuti di ogni tipo. Negli anni vi sono state anche diverse denunce, sporte da un imprenditore, per segnalare proprio la presenza di tali rifiuti.

“Quello delle discariche abusive – dichiara il consigliere pentastellato componente della V commissione Ambiente - è un fenomeno che tarda a scomparire, frutto principalmente dell’ignoranza e dell’inciviltà di chi anziché smaltire i propri rifiuti secondo le norme, pensa di essere più furbo degli altri, non rendendosi conto delle conseguenze per l’ambiente e la salute di tutti. Per cambiare e migliorare la nostra regione c'è bisogno  sia di portare avanti buone pratiche che della collaborazione dei cittadini nella segnalazione di episodi di irregolarità”.

Contro l’assurda gestione dei rifiuti si è schierato anche il sindaco di Galatone che ha lanciato una raccolta firma, a partire da oggi 1° marzo, per fermare il nuovo impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere in località “Le Bruciate”, a cavallo con il comune di Galatina.

“Il nostro è un no ragionato e senza pregiudizi - ha spiegato Livio Nisi -. Gli impianti di compostaggio sono necessari ma i ritardi della Regione nel finanziare quelli pubblici stanno determinando il proliferare delle iniziative dei privati, in assenza di una seria programmazione. Per quel che riguarda l’impianto a cavallo tra Galatone e Galatina siamo contrari perché riceverà i rifiuti anche da fuori regione, ma anche per via del carico ambientale che noi già sopportiamo”.

No secco, dunque, all’impianto di compostaggio che dovrebbe trattare 27mila tonnellate l’anno di rifiuti (75 al giorno) che non chiudono il ciclo visto che, considerata la vicinanza alle abitazioni presenti in zona, non potrà accogliere l’umido raccolto dalle amministrazioni comunali.

“Questo progetto ha avuto un primo parere negativo – ha spiegato il sindaco – a novembre dello scorso anno. Nell’ultima conferenza dei servizi la Salento riciclo, proponente del progetto, ha rinunciato a trattare i rifiuti biodegradabili e i rifiuti provenienti dai mercati per poter ottenere l’autorizzazione, ma noi siamo contrari perché non si può continuare a mettere tutto il carico ambientale sempre sugli stessi territori e perché non ha senso pagare questo prezzo quando non si chiude neppure il ciclo dei rifiuti”.

Nel corso dell'incontro che si terrà nel pomeriggio, a partire dalle 18.00, Nisi e l’assessore alle Politiche ambientali, Annamaria Campa, affronteranno i passaggi relativi alla discarica di inerti contenente amianto, alla centrale biogas -  mai partita sino ad oggi - sottolineando i controlli preventivi effettuati sul territorio e i relativi risultati. Con la raccolta firme l'amministrazione comunale vuole anche invitare la Regione Puglia a mettere in sicurezza la pericolosa discarica di Castellino, in agro di Nardò: vera bomba ecologica che, a distanza di tanti anni dalla chiusura anticipata, continua a creare allarme. 

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