Gasdotto Tap, convocata prima riunione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Il 9 febbraio, nella sede del Dipartimento per il coordinamento amministrativo, Regione Puglia, Comune di Melendugno e ministeri apriranno l'ultima fase per trovare un'intesa sul progetto. Altrimenti, al massimo entro aprile, deciderà il governo
LECCE – Il 9 febbraio il progetto di gasdotto Tap approda sul tavolo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Più precisamente su quello del Dipartimento per il coordinamento amministrativo dove si dovranno presentare, tra gli altri, i rappresentanti del Comune di Melendugno, della Regione Puglia. Uno per ciascuna istituzione.
La convocazione ufficiale fa chiarezza anche sulla determina del ministero dello Sviluppo economico sulla procedura da seguire una volta preso atto, in sede di Conferenza per l’autorizzazione unica, del diniego espresso della Puglia rispetto alla soluzione di approdo sul litorale della marina di San Foca. La norma da prendere a riferimento è quella indicata dal comma 3 dell’articolo 14 quater della legge 241 del 1990.
Ci sarà quindi una prima riunione, e se non dovesse maturare una soluzione condivisa una seconda nel termine di 30 giorni. Ma se nemmeno in questo step si trovasse l’accordo le trattative proseguiranno nel mese successivo per risolvere o circoscrivere i punti di dissenso. Trascorso anche questo termine infruttuosamente, la deliberazione del consiglio dei ministri potrà comunque essere adottata, con la partecipazione del presidente della Regione Puglia.
Fatti due conti, insomma, la patata bollente resta nella mani di Nichi Vendola perché le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale saranno a maggio.
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