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"Rivedete le posizioni". E i lavoratori pro 275 chiamano il presidente Emiliano

Ennesima protesta del Comitato, che si candida a diventare fra le più longeve del Salento. Striscioni e cori per spingere Anac e Anas a rivedere tutto dopo l'annullamento della gara

LECCE – Michele Emiliano, sei ci sei batti un colpo. Come ogni domenica, il Comitato lavoratori pro 275 è sceso in strada (nel senso letterale) per scandire cori e srotolatore striscioni, continuando così nella sua manifestazione di protesta che sicuramente si candida a diventare una delle più longeve del Salento.

Il richiamo, oggi, dunque, è stato soprattutto per il presidente della Regione Puglia, al quale i lavoratori, dopo aver consegnato una lettera, chiedono sia sostengo, ma anche qualche chiarimento. Invitandolo a venire fra loro nel corso delle prossime uscite.

Il nodo nasce in seguito alla relazione di Raffaele Cantone, dell’Autorità nazionale anticorruzione, da cui prende origine il problema ruotante attorno alla famosa fideiussione, seguita dalla decisione del presidente dell’Anas, Gianni Armani, di annullare la gara per la modernizzazione dell’arteria e indirne una nuova.

(Il video del blocco)

Ma un punto a favore dei raggruppamenti è stato segnato di recente da una sentenza del Tar di Lecce, secondo cui l’esclusione dalla gara per i lavori sarebbe illegittima, in quanto, in un’ipotetica truffa, le società Coedisal e Matarese sarebbero parti lese (per una rilettura della vicenda, veder i link correlati, Ndr).

Per il Comitato le accuse originarie sarebbero a tutt’oggi smontate e per questo chiede a Cantone e Armani di rivedere le proprie posizioni. “Le basi, se solo si vuole, ci sono e stavolta sono più che solide”, commentano i lavoratori. E oggi, dunque, all’altezza dello svincolo per Scorrano, si sono presentati con un eloquente striscione che gioca sul termine “posizione” e su tutti i significati che può assumere, richiamando ognuno a fare il suo.

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