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Politica Gallipoli

Il futuro dei Salesiani torna in Consiglio. “Fuori tutta la verità”

Domani la discussione sul piano di alienazione dell'ex villaggio del Fanciullo e della convenzione con la Cassa depositi e prestiti. Gallipoli 2012 torna all'attacco: "La maggioranza faccia chiarezza sul progetto e sulla vendita"

GALLIPOLI - Alla vigilia del nuovo Consiglio comunale, riconvocato dopo il flop di inizio settimana, il programma di alienazione valorizzazione dell’ex edifico dei Salesiani continua a far discutere. E ad animare il dibattito politico. Soprattutto dai banchi dell’opposizione di Palazzo Balsamo, dove la lista civica Gallipoli 2012 guidata dal consigliere Aldo  Petrucci, torna a chiedere contezza e delucidazioni all’amministrazione comunale.  Domani mattina, alla buon ora, si torna in aula per discutere. E per capire, forse, un po’ di più sul destino e sul programma di alienazione dell’immobile risalente agli anni 50’ che ospita aule scolastiche, la sede del Centro per l’impiego, e alcune famiglie di senza tetto che occupano dei locali tutt’altro che agibili. Tra emendamenti annunciati e reiterate richieste di chiarimento sull’intera operazione immobiliare e finanziaria venuta alla luce dopo la manifestazione d’interesse comunicata e confermata dalla Cassa depositi e prestiti il 22 luglio scorso, in aula si discuterà della relativa delibera.

Atto con il quale bisognerà approvare la proposta dell’amministrazione del sindaco Francesco Errico per la variazione urbanistica dell’ex villaggio del Fanciullo e il via libera al protocollo d’intesa con la stessa Cassa depositi e prestiti Investimenti Sgr per la vendita e la rivalutazione dell’immobile. Atto propedeutico all’attivazione del modello operativo del Fondo Fiv plus (Fondo investimenti per la valorizzazione) con il quale la società controllata dalla Cassa depositi e prestiti acquisisce immobili pubblici suscettibili di valorizzazione, per poi favorirne la vendita. Un programma alquanto complesso e articolato, e secondo l’associazione Gallipoli 2012 tutto ancora da chiarire.    

“La decisione della maggioranza è stata presa senza coinvolgere né le forze di opposizione, né la cittadinanza” scrivono in una nota dall’associazione politico-culturale, “una decisione assunta nel chiuso di una stanza tra pochi amici. Non sappiamo quale sia il presunto valore di vendita, non sappiamo il perché si sia arrivati a tanto, non sappiamo cosa intendono realizzare in concreto al di là delle fumose frasi inserite nella proposta da deliberare in Consiglio comunale. Questa decisione fa il paio con la recente analoga delibera del Consiglio provinciale sulla vendita del Nautico e del Convento dei Francescani nel centro storico e tale iniziativa della maggioranza lascia presupporre il suo benestare alla vendita di questi ulteriori beni”.

Poi la caustica riflessione di Gallipoli 2012 in attesa dei lavori consiliari: “Si sta vendendo a pezzi la città senza spiegare concretamente le ragioni delle vendite e la destinazione delle eventuali somme ricavate” concludono dal’associazione, “Tra qualche tempo ci ritroveremo con gli stessi problemi, per quanto riguarda viabilità e decoro urbano, ma più poveri senza nuove infrastrutture e senza più gioielli da vendere. Chiediamo che la città abbia il diritto di essere informata.  Chiediamo che, prima di fare scelte così importanti e definitive, si illustrino nel dettaglio le ragioni che sono alla base delle scelte medesime. Ad oggi tutto è coperto dal segreto. Perché?”.

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