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Salta il Consiglio a Tricase, la minoranza accusa: "Paura del confronto"

All’ordine del giorno, ieri, c’erano diversi argomenti che stanno tenendo banco nella cittadina, fra questi una mozione dei consiglieri  Nunzio Dell’Abate, Vito Zocco, Pasquale Scarascia e Gianluigi Forte sull’estumulazione delle salme dal vecchio cimitero e un'altra di Sel su Palazzo Comi

TRICASE – Salta il Consiglio comunale a Tricase e scoppia l’ennesima polemica politica. All’ordine del giorno, ieri, c’erano diversi argomenti che stanno tenendo banco nella cittadina, fra questi una mozione dei consiglieri  Nunzio Dell’Abate, Vito Zocco, Pasquale Scarascia e Gianluigi Forte sull’estumulazione delle salme dal vecchio cimitero, che ha visto scendere in campo anche il Pd cittadino, presente ieri tra il pubblico con il suo segretario e parte del direttivo.

E ancora, era in programma una mozione del capogruppo di Sel, Antonio Ardito Ardito, su Palazzo Comi a Lucugnano e si attendevano risposte al comitato costituitosi per la sua salvaguardia, una cui nutrita rappresentanza era presente a sua volta in platea. E poi, le discussioni si sarebbero indirizzate verso regolamenti, bilancio e cittadinanza onoraria ai bambini stranieri residenti in paese. 

La minoranza accusa dunque il sindaco e parte della maggioranza di aver fatto saltare la seduta. Ieri in aula erano presenti oltre a Dell’Abate, Vito Zocco, Scarascia, Forte e Ardito, anche il capogruppo Guerino Alfarano (da tempo già staccatosi dal primo cittadino Giuseppe Coppola) e il presidente Rocco Indino. Un altro consigliere e si sarebbe raggiunto il numero legale.

Mentre il sindaco era nella sua stanza, tre consiglieri di maggioranza, Carmine Zocco, Vito Maria Fornaro e Fernando Antonio Chiuri, pur presenti nella sede comunale, sono rimasti fuori dall’aula.

“Frattura in maggioranza? Incapacità di amministrare? Paura del confronto democratico sulle problematiche della Città?”, si domanda la minoranza. “Timore di essere chiamati alle proprie responsabilità? O il capo ha così disposto? Ci scusiamo noi, per loro, con i cittadini presenti e con tutti quelli che erano collegati via web. Noi siamo abituati…”.

“Intanto – concludono i consiglieri di Tricase Nunzio Dell’Abate, Vito Zocco, Pasquale Scarascia e Gianluigi Forte  - chi pagherà le spese di convocazione, dei manifesti, del personale addetto alla stenotipia e alle videoriprese e di quello comunale interessato dai lavori consiliari? Qualcuno poi parla di inerzia”.

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