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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Otranto

Sammarruco: "Io senza interlocutori nel vuoto politico"

"La mia è una lista politica - afferma il candidato sindaco a Otranto - e poi c'è la sinistra, dove il loro resta un accordo personale. Io invece non mi nascondo dietro dietro una lista civica"

OTRANTO - Corrado Francesco Sammarruco, 45 anni, avvocato di professione e politico di scuola cattolico-democristiana, è stato consigliere provinciale nel 1995 a fianco di Lorenzo Ria, quindi vice segretario provinciale dei Popolari; non ha aderito al progetto della Margherita, confluendo nell'Udeur di Mastella e ricoprendo il ruolo di segretario provinciale del partito dal 2001 al 2005. Oggi si propone come candidato sindaco di "Alleanza per Otranto", lista con forte connotazione di centrodestra.

Sammarruco, si fa tanto parlare ad Otranto di queste liste "frammischiate". Come vive questa discussione?
"Non condivido quest'idea di miscele eterogenee. A mio giudizio, c'è una lista di sinistra, quella dei miei avversari, ed una lista moderata di centrodestra, cui hanno aderito componenti riformiste indipendenti, che si riconoscono nel mio programma"

Lei, quindi, ribadisce che la sua non è una lista civica?
"La mia è una lista politica. Nel mio percorso personale ho sempre e solo fatto scelte politiche. Gli accordi tra persone non giovano alla politica né possono essere d'aiuto per una buona amministrazione. Fermo restando che dall'altra parte c'è la sinistra, il loro resta un accordo personale. Io ho il coraggio di dire che la mia è una lista politica, loro si nascondono dietro ad una lista civica"

Ma, in sostanza, si identifica nel progetto politico del centrodestra?
"Mi identifico nel progetto politico di Mastella, che è fortemente critico con la sinistra. La mia candidatura in "Alleanza per Otranto" segna la ricomposizione di quelle esperienze che fino ad oggi si sono riconosciute nel centrodestra. E io dico che, quando il centrodestra è libero da personalismi e animato da un progetto, che valorizza i valori e i principi della Dottrina sociale della Chiesa, io sto col centrodestra"

Esiste, però, un'evidente anomalia politica in queste amministrative: l'eccessiva frammentazione potrebbe aver sottratto alla riflessione popolare un naturale giudizio sull'operato dell'amministrazione uscente. Cosa dice a riguardo?
"Il rischio c'è: la presenza in entrambe le liste di soggetti dell'amministrazione uscente è un elemento che sta caratterizzando il dibattito. Ma personalmente mi sono confrontato comunque con il governo Bruni. Ho sottolineato che l'approccio non deve essere di contrarietà aprioristica rispetto ad un'amministrazione, che mi ha visto cinque anni all'opposizione. Ritengo che il sindaco Bruni abbia ben rappresentato Otranto all'esterno; l'immagine della città è positiva grazie alla sua capacità di tenere relazioni esterne"

Quali allora le scelte sbagliate dell'amministrazione Bruni?
"Non parlerei di scelte sbagliate, ma di aspetti negativi e, tra questi, le spinte personalistiche che, in questi cinque anni, hanno messo in difficoltà il sindaco e che, non trovando più spazio con lui, si sono tutte aggregate con la sinistra. Quello che mi lascia perplesso è che proprio la sinistra ha a lungo combattuto quelli con cui oggi è alleata. Questo significa che il motivo di questo accordo non è il bene della città"

Che idea si sta facendo di questa campagna elettorale?
"Non ho interlocutori. Vedo un vuoto politico e programmatico dall'altra parte"

Nella lista concorrente ci sono diverse sensibilità imprenditoriali: vi siete spesso scagliati contro quella che avete definito più che una lista un "consiglio d'amministrazione aziendale". Ma quale sarà il ruolo che la sua amministrazione assegnerà alle imprese?
"Imprese ed imprenditori vanno tutelati. Ma non condivido l'asse trasversale di poteri forti, rappresentati nell'altra lista, che ha interesse - per conservare la sua posizione di vantaggio - a perseguire una politica di retroguardia, ancorando il territorio al passato e a politiche di sviluppo ormai fallite. Noi proponiamo una politica di cambiamento, che tende a far nascere nuove imprese"

Qualcuno le potrebbe obiettare che, vista la sua scelta a fianco di Forza Italia, partito la cui guida è bersaglio per antonomasia dell'accusa di perseguire il mantenimento della propria posizione di vantaggio, questa critica sia priva di fondamento e credibilità. Come risponde?
"A livello locale, i conflitti di interesse sono ancora più esplosivi e pericolosi. E poi FI ed An hanno condiviso con me un programma strategico per Otranto"

Le accuse che ha rivolto nella sua lettera al Club Med sono molto serie: su cosa si basano? Crede che siano controproducenti ai fini elettorali?
"Non ci poniamo il problema del risultato elettorale, in questo caso. Le accuse si basano su resoconti e dichiarazioni di chi ha ricevuto questi ricatti. Non condividiamo e tolleriamo tali metodi, che offendono la dignità dei lavoratori"

In una campagna elettorale, caratterizzata da continui attacchi personali, non crede che si corra il rischio di elencare proposte senza una reale attenzione programmatica e progettuale per la città?
"Il nostro è un programma che sviluppa un'idea complessiva di città solidale"

La storia della costruzione sulla "Valle delle Memorie", non rischia di mettere in luce le contraddizioni di persone, confluite nella sua lista, che attaccano quella struttura dopo averla approvata?
"Anche chi ha approvato quella struttura ed ora sta con me non condivide la speculazione che si sta facendo di quella struttura in campagna elettorale, con promesse di posti di lavoro e addirittura con la firma di contratti di lavoro futuro. Per quanto mi riguarda, ricordo che, già nel 1997, quando ero alleato col sindaco uscente, il dottor Gianni Ricciardi reclamò un posto in lista, chiedendo per sé carta bianca in ambito urbanistico: io gli feci capire che poteva tranquillamente continuare a fare la sua professione e non lo candidai. Oggi contiamo di poter realizzare con il consenso popolare quello che il sindaco Bruni si proponeva: un'amministrazione pulita"

In breve, quali sono i punti salienti del suo programma amministrativo?
"Innanzitutto un bonus di 80 euro mensili per i bimbi fino a tre anni di età; poi il centro degli anziani, ubicato nell'immobile del Corpo Forestale, con tutti i servizi sanitari occorrenti; e ancora il depuratore, la casa (con l'esenzione ICI per la prima casa ed agevolazioni per la seconda che viene affittata a persone bisognose), il piano urbanistico, provvedimenti a tutela del lavoro e della dignità della persona"

Facendo un passo indietro nel tempo, cosa pensa del sostegno di Baldassarre alla sua candidatura, quando appena sette mesi fa, in un incontro ad Otranto, quando le candidature sembravano diverse, il coordinatore provinciale si scagliava, facendo a lei allusione, contro un "avvocato di Otranto arrivista e con l'interesse di fare il sindaco ad ogni costo"?
"Non conosco l'episodio, perché non ero presente. Dico solo che sono i miei avversari quelli che devono dare una spiegazione riguardo agli accordi tra persone da sempre avverse ed ora misteriosamente amiche come Vetruccio, Cariddi e Miggiano. La contraddizione è lì"

Qualcuno le contesta di aver applaudito l'intervento di qualche sera fa dell'on. Baldassarre, che ha duramente attaccato il presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino. Non le sembra equivoco dar ragione a chi contesta un esponente di rilievo della sua coalizione, di cui tra l'altro è stato anche stretto collaboratore?
"In realtà, non è esatta questa contestazione nei miei riguardi. Io ho applaudito solo quando l'on. Baldassarre ha precisato che FI non è un albergo, dove uno entra ed esce quando vuole, visto che il mio avversario si dice di FI ma sta con la sinistra"

Qual è la prima cosa che farà da sindaco?
"Ovviamente il bonus bebé, nelle modalità già indicate in precedenza"

Quali sono le sensazioni finali riguardo al voto?
"Percepisco nettamente una vicinanza della città alla nostra lista. Per questo, non posso che essere fiducioso. Tra l'altro gli ultimi episodi - mi riferisco, in particolare, a quanto successo nel comizio di venerdì scorso - dimostrano la scarsa propensione dei sostenitori dell'altra lista al confronto democratico. Niente giustifica il ricorso alla violenza. Noi esprimiamo un modo sereno e propositivo di fare politica. E i cittadini stanno apprezzando il nostro programma".

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