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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Otranto

Sammaruco: "Ero in scadenza, Pellegrino mi ha sorpreso"

Dopo la sospensione da parte del presidente della Provincia il candidato sindaco si difende: "Ho difettato in comunicazione, ma la mia consulenza gratuita sarebbe comunque finita il 30 giugno"

Sono ore calde le ultime ad Otranto e non solo per una semplice indicazione climatica: tiene banco, infatti, in città l'acceso scontro politico di una campagna elettorale, ormai entrata nel vivo, che sta dividendo la popolazione in due fazioni ben distinte. L'eco del caso Sammarruco, sospeso per tempo indefinito dalla consulenza alla Provincia, ha riacceso le polemiche tra i sostenitori dei contendenti in campo. Ma anche il diretto interessato ha sentito la necessità di dire la sua.

"Sono sorpreso dall'atteggiamento del presidente Pellegrino: la consulenza era un incarico gratuito a termine. Il 30 giugno si sarebbe, quindi, concluso il mio mandato" - ha confidato Corrado Sammarruco. "Ammetto di aver difettato nella comunicazione della mia candidatura e sapevo pure che, facendo questa alleanza politica col centrodestra ad Otranto, mi sarei inimicato tutto il centrosinistra. Ma è chiaro, dunque, come, nello sviluppo della vicenda, vi sia un sotteso progetto politico, figlio di questi contrasti. Mi sarebbe sembrato più trasparente ed elegante che il presidente Pellegrino, il 30 giugno, a scadenza incarico, valutando questa nuova situazione politica, solo allora avesse deciso di non rinnovarmi la fiducia".

Continua Sammarruco: "Dal punto di vista professionale, credo di aver lavorato bene, insieme all'assessore Pendinelli, in questa consulenza, tanto che un nostro progetto sul mosaico di Otranto darà posti di lavoro a venti giovani. Ma, in questa scelta, non è tutta colpa di Pellegrino". Il candidato di Alleanza per Otranto argomenta, infatti, che, dietro alla scelta del presidente di Provincia, ci siano state "pressioni forti" da parte di componenti illustri del centrosinistra cittadino.

Chiaro il rimando alla figura di Dario Stefano, consigliere regionale otrantino e stratega del progetto politico di Otranto Domani, l'altra lista concorrente alle prossime amministrative, che avrebbe "battuto i pugni" per ottenere questa decisione. Chiarisce Sammarruco: "Difatti nella lettera che ho scritto al presidente Pellegrino, ho ribadito la sensazione di una volontà non sua, ma altrui, in merito a questa risoluzione. E non si spiegherebbe altrimenti la presenza di taluni candidati nelle amministrative leccesi, in situazioni similari alla mia. Perché loro sì ed io no?".

Sulla campagna elettorale otrantina, Sammarruco afferma di voler lanciare apertamente la sfida di un confronto pubblico, in piazza, con il candidato della lista opposta, Luciano Cariddi. L'iniziativa, resa nota attraverso l'affissione di appositi manifesti, nasce, come si evince dal testo dello scritto, dall'esigenza di una trasparenza cristallina nei confronti degli elettori, dinanzi alla varietà e alla complessità dei temi, che hanno fin da subito animato il dibattito. Sammarruco sostiene che il confronto possa essere davvero la chiave di una verifica concreta dei rispettivi programmi. "Ammesso che l'altra lista ne abbia uno…" - conclude sarcasticamente.

Alleanza per Otranto, tra l'altro, starebbe per rendere noti i risultati di un proprio sondaggio telefonico, commissionato ad un'agenzia indipendente di Roma, che dalle prime indiscrezioni la darebbe in vantaggio di un paio di punti percentuali su Otranto Domani. Un risultato che, quindi, sovvertirebbe le previsioni locali di partenza, che vedevano super favorito Luciano Cariddi. Nel comitato elettorale di Otranto Domani, la risonanza di queste indiscrezioni non sembra scalfire affatto il dilagante ottimismo dei più, nonostante i sondaggi, negli ultimi tempi, abbiano notoriamente dato qualche grana inattesa.

Sollecitato sulla questione del sondaggio, lo stesso Cariddi ci ha confessato di non prestarci troppo conto, visto che la sua moderata sicurezza è frutto del "sentore di consenso", che si respira intorno alla sua coalizione. Per quanto riguarda il dibattito pubblico, ha poi tenuto a precisare di non aver ricevuto personalmente alcuna richiesta ufficiale da Sammarruco e dal suo gruppo di sostegno: nel caso dovesse pervenire tale richiesta, si riserberebbe, insieme al suo staff, di decidere sull'opportunità di prenderla in considerazione. Quanto poi alla questione della polemica Pellegrino-Sammarruco, Cariddi replica deciso: "Penso che l'onorevole Pellegrino sia un uomo di lunga esperienza politica e mi pare riduttivo vedere questa decisione come un regolamento di conti all'interno del centrosinistra. A dirla tutta, avrei personalmente preferito che la consulenza restasse al mio avversario, proprio per poter sottoporre questa contraddizione in modo palese all'onorevole Raffaele Fitto, che, dalla sua parte, ha preferito a me un altro candidato". In sostanza, la decisione di Pellegrino avrebbe liberato il centrodestra da un evidente imbarazzo. Quanto poi, alla presunta responsabilità del consigliere regionale Stefano, Cariddi non ha dubbi: "Non hanno argomenti". Intanto cresce l'attesa per i comizi elettorali di questa sera. E c'è da scommettere che saranno aperti nuovi interessanti scenari.

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