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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sanità, Congedo attacca Vendola e difende il piano di Fitto

Il consigliere del Pdl ritiene "patetica" l'attribuzione ai governi nazionali delle responsabilità dei tagli. Loredana Capone, dopo la commissione in Regione, richiama i criteri nazionali ma avverte: "Grave carenza di personale"

 

LECCE – Guerre di principio, guerre di campanile, guerre politiche. Lo scontro sulla sanità non accenna a diminuire e la fase due del piano di riordino contrappone territori e sconquassa gli schieramenti. Interessi primari, come il diritto alla salute rivendicato dai cittadini, interessi di parte, come quelli espressi dalla polemica politica, interessi di cassa, come quelli di un ente pubblico tenuto sempre sotto scacco dalla scure dei finanziamenti nazionali. Non è facile districarsi nel dedalo di prospettive con le quali porsi rispetto al problema ed ogni giorno è foriero di una nuova ragione di dissidio.

Ieri si è tenuta la commissione Sanità in Regione Puglia, al termine della quale la vice presidente Loredana Capone ha affidato alla sua pagina di Facebook alcuni appunti, richiamando la relazione dell’assessore Ettore Attolini. In Puglia i punti nascita sono quarantadue, ma secondo la normativa non dovrebbero essere più di venti; c’è, inoltre, ancora un’altissima percentuale di tagli cesarei, oltre il 40 per cento, mentre la metà dei ricoveri non risulta appropriata. La più grande criticità, secondo il governo regionale, resta quella della carenza di personale. In Emilia, ha detto ieri Attolini, con la stessa popolazione ci sono ventimila operatori in più.

Questo nodo, sostiene la Capone, verrebbe sciolto con lo sblocco del turn-over, fermo però a causa della situazione strutturale di deficit: “Ora bisogna con sacrificio rientrare nei parametri per poter assumere e dunque migliorare i servizi”.

erio congedo-10-6La riflessione della vice presidente si è poi soffermata sulla situazione venutasi a creare nel Salento: “Certo è che per me rimane necessaria una rivalutazione delle decisioni sui punti nascita alla luce della scopertura dell'area ionico-salentina: Gallipoli e Casarano, sia pure in guerra tra di loro, pongono una questione giusta. Ovvio che non possiamo ragionare per campanili, ma con motivazioni scientifiche e finalizzate a garantire a cittadini e cittadine il miglior diritto alla salute, ma questo vuol dire ragionare in commissione con la maggiore apertura possibile ai migliori servizi”.

Senza attenuanti il giudizio di Saverio Congedo, consigliere regionale del Pdl, sull’operato dell’azione di governo di Nichi Vendola sul tema della sanità: “Non si può non solidarizzare con le civilissime proteste in atto contro la desertificazione del servizio sanitario regionale ad opera del governo Vendola ed in particolare con quelle di vaste aree del Salento in cui il diritto costituzionale alla salute rischia di emigrare sempre più lontano. E’ patetico il tentativo del governatore di Puglia di scaricare sui governi nazionali (compreso quello attuale, sostenuto anche dal maggior partito della sua coalizione) le responsabilità di tagli che, invece, non ci sarebbero stati se fosse stato attuato sette anni fa il Piano di riordino del governo Fitto e se negli anni successivi la sanità non fosse stata saccheggiata con annessi sfondamenti dei conti”.

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