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Biblioteche e musei della Provincia, via libera ad accordo con la Regione

La consigliera con delega alla Cultura, Simona Manca, ha commentato con soddisfazione: "Volontà ferma e decisa da parte dei due enti"

LECCE – Il consiglio provinciale, riunitosi oggi a Palazzo dei Celestini, ha approvato lo schema di accordo con la Regione Puglia per la valorizzazione delle biblioteche, dei musei e delle pinacoteche della Provincia di Lecce e dei beni culturali.

Soddisfazione, a tal proposito, viene espressa dalla consigliera provinciale con delega alla Cultura Simona Manca la quale ha sottolineato come “lo spirito che ha mosso la Provincia e la Regione nella formulazione dell’accordo per la valorizzazione di museo e biblioteche provinciali, prescinda dalla titolarità del bene e dalla titolarità della funzione”.

“Provincia e Regione si sono impegnate a collaborare per la valorizzazione di questi beni che sono patrimonio non solo dei salentini, ma dell’umanità. E’ stato un lavoro difficile, perché le maglie della riforma delle competenze delle Province sono intricate, ma la volontà di entrambi gli enti è stata ferma e decisa”.

Potrebbe essere questo un buon viatico per il definitivo recupero di Palazzo Comi, sito a Lucugnano e di proprietà della Provincia. L’edificio è da anni al centro dell’impegno di un comitato che si batte per la sua piena valorizzazione, messa in dubbio dal bando di affidamento trentennale che la Provincia ha redatto ma che è stato bocciato già ad aprile dalla stessa avvocatura dell’ente che ne ha consigliato il ritiro in autotutela.

Secondo il comitato, il bando – che accomuna le sorti del bene e quelle del Circolo Cittadino di Lecce - non tutela adeguatamente la piena fruizione pubblica, prevedendo tra l’altro a beneficio del concessionario la possibilità di svolgere attività ricettive e di ristorazione.

Grazie all’azione del comitato “Pro Palazzo Comi – Casa della cultura”, il 18 luglio c’è stata una visita ispettiva della Soprintendenza Archivistica di Bari, da cui si attende ora il contenuto della relazione poi preparata. Ci si aspetta “ulteriori indicazioni di tutela nei confronti dei Casa Comi e del prezioso patrimonio in essa contenuto, come ad esempio la necessità e l'urgenza di interventi di recupero e restauro che, a nostro avviso, devono essere messi in atto evitando soluzioni pasticciate che non consentano azioni puntuali e rapide”.

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