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Raffaele Fitto taglia col passato: "La divisione è colpa di una parte residuale"

Amministratori e simpatizzanti da tutta la provincia hanno affollato il Politeama Greco per la presentazione della lista salentina "Oltre con Fitto", che sostiene il candidato presidente Francesco Schittulli, presente alla manifestazione elettorale

LECCE - Dai fischi di una ventina di operai ex Bat agli scroscianti applausi di una platea di amministratori e simpatizzanti assiepati nel teatro Politeama Greco. Sono le due facce della presentazione della lista Oltre con Fitto, avvenuta alla presenza dell'europarlamentare e del candidato alla presidenza della Regione Puglia, Francesco Schittulli. 

Prima che l'incontro avesse inizio si è avuto un confronto tra una delegazione dei lavoratori - umiliati da una fallita riconversione dopo la dismissione della manifattura dei tabacchi - e Raffaele Fitto, Paolo Perrone e Antonio Gabellone come rappresentanti istituzionali del territorio durante la parabola leccese della multinazionale che ad un certo punto ha deciso di andare a produrre altrove. L'obiettivo è quello di ottenere la revoca delle firme, apposte in un vertice al ministero dello Sviluppo Economico, che certificavano il passaggio di consegne tra la Bat, uscente, e le aziende subentranti, esonerando la prima da qualsivoglia responsabilità per il prosieguo. Su quel verbale ci sono le sigle dei principali sindacati, oltra a quelle degli enti coinvolti.

Dopo il faccia a faccia, la manifestazione ha avuto inizio sulle note dell'inno di Mameli. I passaggi introduttivi sono stati affidati al sindaco di Lecce e al presidente della Provincia, quindi la parola è passata a Schittulli. Con fare pacato, condito da quale battuta e anche con un pizzico di commozione, il noto oncologo barese si è detto sicuro della vittoria e ha ringraziato uno per uno i dieci candidati inseriti nella lista per la circoscrizione leccese. Non sono mancati riferimenti alla frattura con Forza Italia e nemmeno le promesse solenni, come quella di rinunciare da subito a indennità e liquidazione e di fare un solo mandato. 

Schittulli - con un piglio polemico nei confronti di Michele Emiliano, ma senza mai citare esplicitamente Adriana Poli Bortone - ha parlato di social card regionale, da attribuire a chi percepisce un reddito fino a mille euro e da destinare all'acquisto di beni di prima necessità, ma esclusivamente made in Puglia. Ha spiegato che l'abbattimento dell'Irap dal 4,80 per cento al 3,92 - come in altre regioni - è possibile, che le liste di attesa si devono azzerare entro l'anno con una sinergia tra pubblico, privato e cliniche convenzionate con il sistema sanitario e che tutti i suoi solenni undici impegni saranno oggetto di una lettera di 20150510_104626-2dimissioni che una settimana prima del voto consegnerà ad un notaio, come prova della sua volontà di fare un passo indietro nel momento in cui non potrà onorare il patto elettorale.

La chiusura, come ovvio, è stata affidata a Fitto, che in questa operazione mette in gioco una parte della sua credibilità politica. Già prima di salire sul palco, l'ex ministro degli Affari Regionali aveva detto la sua, sollecitato dai cronisti: "La situazione è in salita perché un parte residuale del centrodestra si è assunta la responsabilità di una divisione che non è nell'interesse dei pugliesi", ha dichiarato. Con riferimento all'idea di Silvio Berlusconi di creare un partito sull'esempio di quello repubblicano americano, l'eurodeputato magliese è stato liquidatorio: "Prende un nome straniero - ha ironizzato - pensando in realtà di fare un movimento di club Forza Silvio. Negli Stati Uniti ci sono le primarie, che qui non vuole. Non dovremmo invece pensare ad un programma elettorale per recuperare i 9 milioni di elettori che abbiamo perso per strada, non dobbiamo avere paura di declinare la parola futuro".

Interrogato sulla sua permanenza in Forza Italia, Fitto ha replicato seccamente - "non è la mia presenza ad essere a termine, ma lo stesso partito" - prima lanciare i suoi sostenitori verso una partita che lui stesso ha definito "in salita".

Ieri la presentazione di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.

Intanto ieri mattina, alla presenza di alcuni dirigenti nazionali e di quelli provinciali, si è svolta la presentazione della lista salentina di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, prima formazione a sostenere Francesco Schittulli in corsa per la presidenza della Regione. Sono stati passati in rassegna i temi cari al partito di Giorgia Meloni (che sarà a Lecce il 23 maggio), dalla difesa della famiglia tradizionale all'abolizione dell'Imu agricola, passando alla questione della Xylella fastidiosa e della possibile desertificazione negli uliveti del territorio.

Le liste a sostegno di Schittulli in provincia di Lecce.

Oltre con Fitto: Antonio Barba, Saverio Congedo detto Erio, Luigi Mazzei, Roberto Antico, Alessandro Corricciati, Cosimo Damiano Frasca detto Mino, Antonio Lio detto Tonino, Silvano Macculi, Anna Rita Taurino, Angelo Tondo.

Movimento Schittulli - Area popolare: Giorgio Bandello, Adamo Antonio Fracasso, Anna Laura Giannelli, Giulio Fernando Lisi, Luigi Manca, Giacomo Palese, Anna Roberta Parlangeli, Rocco Piceci, Francesco Sabato, Marianna Stefanelli.

Fratelli d'Italia: Pierpaolo Signore, Antonio Buccarello, Luca Colla, Riccardo De Pascalis, Gino Ianne, Pierluigi Meleleo, Eliano Olive, Federica Orlando, Lilian Petrelli, Donato Rosafio.

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