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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Scorrano

Tap sponsorizza la festa di Santa Domenica: scontro tra il comitato e Sergio Blasi

Il consigliere regionale rifiuta l'invito alle celebrazioni: il logo del consorzio pro gasdotto apposto sulle luminarie non è passato inosservato. Ma gli organizzatori replicano e ricordano precedenti relativi alla La Notte della Taranta

LECCE – La sponsorizzazione di Tap alla festa di Santa Domenica, a Scorrano, continua a far discutere. Nelle ultime ore si registra un duro botta e risposta tra Sergio Blasi, consigliere regionale del Partito democratico e l’associazione Santa Domenica che organizza la festa. Da una parte l’esponente politico che respinge al mittente l’invito a partecipare alla ricorrenza, dall’altra la replica senza peli sulla lingua dei promotori. La ditta De Cagna, autrice delle spettacolari installazioni luminose che attirano ogni anno un numero sempre maggiori di curiosi e turisti, ha fatto intanto sapere di aver solo eseguito le indicazioni del comitato.

“Lo faccio – ha spiegato l’ex segretario regionale del Partito democratico - per rispetto alla devozione autentica di tante e tanti scorranesi e per protesta nei confronti di una scelta fatta dallo stesso comitato: quella di accettare la sponsorizzazione di Tap e l’inserimento del logo dell’azienda nell’apparato luminoso che serve per inneggiare alla Santa”.

Blasi, per argomentare la sua scelta, si rifà ad una celebre frase di Giovanni Lindo Ferretti, cantautore italiano già leader dei Csi, che nel 2004, sul palco de La Notte della Taranta ammonì la popolazione salentina a non svendere la propria primogenitura per un piatto di lenticchie: “Mi spiace dirlo, ma questo è quello che è successo a Scorrano quest’anno. Mi chiedo come sia stato possibile immaginare di mettere la sapienza artigiana dei paratori e dei villàri di Scorrano al servizio delle esigenze di marketing di Tap, che intende realizzare un’opera che impatta in maniera pesante con il territorio. Mi chiedo come mai non si sia percepito da subito, da parte di chi doveva, il cattivo gusto di questo innesto”.

Per l’esponente democratico “quella contro l’approdo di Tap sulla spiaggia di San Basilio è una battaglia che tutto il territorio deve combattere unito, a maggior ragione quelle organizzazioni che si propongono, con tanto impegno, di perpetuare la bellezza del Salento. Belle sono le luminarie di Scorrano, belle sono le spiagge di Melendugno e vanno difese entrambe da chi intende sfruttarle per logiche che nulla hanno a che vedere con il bene comune”. In conclusione l’auspicio del consigliere regionale affinché Santa Domenica respinga il gasdotto così come, si racconta, fece con l’epidemia del peste nel Cinquecento.

Gli organizzatori: “Non è stato invitato”

L’associazione Santa Domenica ha sulla questione un altro punto di vista e lo esprime in una nota stampa che contiene un incipit al vetriolo. Viene infatti precisato che né Blasi, né altri consigliere regionali sono stati invitati dal comitato “per l’assoluta disattenzione da sempre dimostrata verso questo fenomenale evento”. Fatta questa premesse, e chiarito che le celebrazioni non hanno mai beneficiato di contributi pubblici, l’associazione parte lancia in resta:  “A Sergio Blasi dobbiamo ricordare che nessuno si è meravigliato quando ‘La Notte della Taranta’ ha avuto il sostegno economico della Italgest, che voleva realizzare una mega centrale a biomasse, né quando il nome della sua Taranta è stato legato, sempre per ragioni economiche, all’Ilva. Senza soffermarsi sul fatto che sono milioni di euro quelli che raggiungono Melpignano partendo dalle casse pubbliche”.

Nel secondo passaggio, i promotori della ricorrenza spiegano perché non si ritiene sconveniente aver accettato la sponsorizzazione di Tap: “Le luminarie di Scorrano si sono affermate nel mondo e la festa di Santa Domenica ha contribuito ad esaltare questa forma di artigianato artistico, ospitando ogni anno operatori commerciali esteri. Solo chi partecipa attivamente sa quanto sia difficile organizzare un simile spettacolo. Solo chi opera come volontariato, come noi, sa quale è il peso delle responsabilità di tutta l’organizzazione e degli obblighi contrattuali che chiamano a responsabilità economica diretta e personale i componenti del comitato organizzatore. In quest’ottica ogni sponsorizzazione è ben accetta perché aiuta il mantenimento del livello mondiale dello spettacolo, senza comportare alcuna valutazione di merito sulle attività commerciali”.

“Ci consentirà Blasi – prosegue la nota - di invitarlo ad astenersi da commenti su Santa Domenica. Non ne conosce la storia perché è nel Seicento e non nel Cinquecento che liberò Scorrano dalla peste. Non conosce la passione e la fede da cui nasce la festa in suo onore e non conosce la passione degli scorranesi che proprio quando vengono trascurati, discriminati rispetto agli altri sanno rispondere con orgoglio e fierezza. Da soli abbiamo sostenuto uno dei più bei e grandi spettacoli di Puglia e d’Italia e da soli lo porteremo avanti. Lui continui ad avere davanti non un piatto di lenticchie, ma una intera pignata generosamente messagli a disposizione  da fondi pubblici e da elargizioni private che passando dalle sue mani magicamente si ripuliscono”.

La vicenda scorranese arriva a pochi giorni dalle polemiche che hanno accompagnato la celebrazione dei santi Pietro e Paolo, a Galatina. Una delle ricorrenze più sentite della tradizione religiosa e culturale salentina. Anche in quel caso la sponsorizzazione di Tap non è piaciuta a chi ritiene che le manifestazioni che esprimono l’identità del territorio debbano rifiutare una partnership che, bisogna sottolinearlo, il soggetto privato è libero di fare.

L’assessore ci prova: ma il logo resta

Tra questi, l'assessore alla Difesa del territorio del Comune di Scorrano, Rocco Amato, che ha chiesto al comitato di rimuovere il logo di Tap dalle luminarie: “Ritengo che accettare la sponsorizzazione sia stata una scelta assolutamente inopportuna in quanto chi promuove le proprie tradizioni ed il proprio territorio non può legare il proprio nome a quello di chi propone progetti ad alto impatto ambientale in un’area a vocazione turistica”. Il tentativo dell’amministratore non è andato a buon fine, ma l’amministratore invita a soprassedere sulle polemiche che rischiano di rovinare lo spirito delle celebrazioni cui gli scorranesi tengono tanto: “Non venire alla festa non può essere una soluzione. La devozione, l’arte, lo spettacolo non possono essere merce di scambio tra chi è a favore e chi è contro una sponsorizzazione”.

Fondazione Notte della Taranta: "Ilva mai nostro sponsor"

Dal quartier generale de La Notte della Taranta, intanto, arriva una smentita alle affermazioni del comitato, a firma di Massimo Manera. Il presidente assicura che "la fondazione non ha mai ricevuto sponsorizzazioni da Tap e Ilva. Pertanto, le notizie diffuse in queste ore sono prive di qualsiasi fondamento. Per la vocazione che da sempre ha avuto e avrà  La Notte della Taranta escludo a priori ogni tipo di sponsorizzazione che non  appartiene al nostro modello di sviluppo legato alla cultura e alla crescita sostenibile del territorio". In realtà l'equivoco è presto svelato: Ilva, nel 2011, ha contribuito economicamente come sponsor della diretta televisiva coordinata, quell'anno per la prima volta, da Telenorba.

(La replica di Sergio Blasi a Tap)

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