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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Giuggianello

Scranno al “veleno” in Provincia. SeL contro il Pd “monopolizzatore”

Dal partito vendoliano, per voce di Giuseppe Vergari, si stigmatizza la sostituzione della Capone a Palazzo dei Celestini con quella del sindaco di Uggiano Piconese, eletto con "Sinistra per il Salento", ma passato nel Pd

GIUGGIANELLO – La vittoria delle primarie del centrosinistra a Lecce da parte di Loredana Capone ha causato la scelta da parte della vicepresidente regionale di abbandonare il posto all’interno dell’assise di Palazzo dei Celestini. Ma nessuno poteva immaginare che questo aprisse una polemica nella coalizione circa la sua sostituzione. Ed, invece, da qualche giorno le attenzioni si sono puntate attorno alla figura di Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano La Chiesa, che ha preso il posto della Capone.

Il primo cittadino, per anni militante di Rifondazione Comunista e candidato nel 2009 con la lista “Sinistra per il Salento”, una sorta di anticipazione di quella che sarebbe diventata SeL, partito di riferimento del presidente regionale, Nichi Vendola, ha ottenuto lo scranno all’opposizione, in virtù del risultato ottenuto come primo dei non eletti. Solo che, dopo la sua vittoria elettorale nel comune di Uggiano La Chiesa, dal punto di vista politico, ha imboccato una strada differente dal punto di vista politico, approdando di fatto nel Pd, dove ormai risiede stabilmente ed attivamente da un paio di anni.

Da qui, la ragione del contendere. Merita Piconese di avere il posto di consigliere provinciale in quota Pd, dopo essere stato eletto con “Sinistra per Salento”? La contestazione arriva da Giuseppe Vergari, coordinatore del circolo cittadino di Giuggianello e componente della segreteria provinciale di Sel che, in una nota inviata alla stampa, ha precisato: “Il consiglio provinciale avrà così un ulteriore banco democratico, in barba a tutte quelle persone che hanno dato attraverso il proprio voto, la militanza e l'impegno civile e sincero, la voglia, la passione e l'entusiasmo affinché la Provincia di Lecce potesse avere innanzitutto il centrosinistra al governo del Salento e poi una rappresentanza politica completa ed esauriente, anche in caso di sconfitta”.

“Ma i vertici del Pd – rinfaccia Vergari - hanno poco interesse a lasciare spazio agli altri del centrosinistra, ci pensano loro a garantire la democraticità, il rispetto delle regole morali e comportamentali che nella politica devono essere pilastro e non optional. Non è l'ennesima ‘battaglia delle poltrone’ bensì la pretesa legittima che il banco di ‘Sinistra per il Salento’ sia occupato da chi è rimasto fedele a quella lista e all'impegno politico che ne comporta, senza svarioni e migrazioni”.

Vergari ci tiene a sottolineare che la sua non vuole risultare come una “campagna contro il sindaco uggianese, persona dotata di grande personalità e doti politiche”. Il destinatario delle accuse resta il Pd salentino, che “inneggia alla democraticità della e nella politica, ma che allo stesso tempo, non concede spazi, non ammette ‘intrusi’, monopolizza, occupa”.

 

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