
Il sindaco al personale della scuola: "Fondamentali test sierologico e app Immuni"
Mentre è rincorsa contro il tempo per reperire le aule che mancano a un paio di istituti cittadini, Salvemini ricorda che il rischio zero non esiste
LECCE - Si lavora a ritmo serrato, tra malcontenti e proclami di agitazioni, per al riapertura dell'anno scolastico all'insegna della massima normalità possibile. L'obbligo di rispettare i protocolli suggeriti dagli esperti e adottati dal governo per prevenire la diffusione del Covid-19 impone, per un paio di scuole dipendenti dal Comune di Lecce, il reperimento di nuovi spazi per consentire a tutti gli alunni di partecipare alle lezioni. Intanto, ottenuti i fondi dal ministero, per la locazione di immobili adeguati allo scopo, a Palazzo Carafa è stato pubblicato l'avviso pubblico per una ricerca di mercato.
Risolvere il problema delle aule, ha ricordato Salvemini, non significa azzerare la possibilità della diffusione del contagio: "L'ho già detto, ma mi preme ripeterlo anche oggi: la scuola, come ogni altro luogo chiuso in cui più persone si riuniscono per molte ore negli stessi ambienti, non potrà mai essere un luogo rischio zero. Per questo, occorre coniugare alle necessarie distanze in termini di spazio, l'assunzione di comportamenti adeguati, come utilizzare la mascherina quando necessario (non al banco), igienizzare frequentemente le mani. Inoltre, per insegnanti e personale scolastico ritengo sia fondamentale sottoporsi al test sierologico e scaricare l'app Immuni. Vi incoraggio a farlo: la prevenzione in termini di spazi e dotazioni che giustamente pretendiamo che le istituzioni garantiscano, deve essere affiancata da comportamenti individuali altrettanto responsabili. Diritti e doveri, anche in questo passaggio, devono camminare assieme”.