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Tap, la missiva al primo cittadino scatena dissensi nella “famiglia” Sel

La federazione provinciale di Sinistra ecologia e libertà ha preso le distanze dalla lettera che il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, ha inviato al sindaco di Melendugno, sul gasdotto. I portavoce di Sel hanno, inoltre, condannato il finanziamento da parte di Tap d feste ed eventi salentini. Marco pOtì, intanto, ha risposto con un post

LECCE – Cominciano a fioccare dissensi e distanze.  E parte il fuoco amico. La federazione provinciale di Lecce di Sinistra Ecologia e libertà, in primis, ha preso le distanze “in modo netto dalla posizione del presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna sul progetto della Tap, che va nella direzione opposta alle ragioni che questa federazione”, hanno fatto sapere i portavoce attraverso una nota divulgata alla stampa.

Tutto nasce dalle dichiarazioni dell’esponente di Sel il quale, nella giornata di ieri, ha scritto una missiva al sindaco di Melendugno, Marco Potì, che ha alimentato le polemiche. Introna, rappresentante istituzionale della Regione, il cui comitato tecnico di valutazione di impatto ambientale ha bocciato per ben due volte il progetto del gasdotto, è stato citato da Tap come uno degli interlocutori più aperti, già all’inizio del dialogo istituzionale. Quando non era certo neppure il punto di approdo nel basso Adriatico.

“Vogliamo sperare- hanno aggiunto i referenti locali di Sel,- che le esternazioni inviate a mezzo lettera al sindaco di Melendugno Marco Potì, dal presidente Introna, siano di carattere personale e non coinvolgano il resto dei consiglieri di maggioranza della Regione Puglia. Ai consiglieri regionali e rappresentanti istituzionali del territorio, spesso coinvolti in “passerelle” in convegni e iniziative sul tema, chiediamo di prendere pubblicamente le distanze dalla posizione espressa dal presidente Introna. La federazione provinciale di SEL, continuerà a sostenere  le ragioni del “No” al gasdotto proveniente dall’Arzebaijan”.

E non è tutto. Fermi e determinati sulle loro posizioni, le esponenti di Sinistra Ecologia e libertà Sonia Pellizzari (del coordinamento regionale di Sel) e Annlisa Pannarale, deputata, hanno inoltre fatto sapere, che: “Condanniamo i tentativi da parte di Tap di comprarsi il consenso delle popolazioni entrando a gamba tesa nell’organizzazione di feste ed eventi tradizionali con l’elargizione di contributi. Comitati ed organizzatori, non cadano nella trappola di dare visibilità a chi mette le ragioni del profitto davanti alle ragioni dell’ambiente, della salute e del territorio che non sono in vendita e tanto meno la dignità delle popolazioni salentine. Su questo solco continueremo a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per impedire la realizzazione del gasdotto Tap”.

Il riferimento è andato, inevitabilmente, ad alcune recenti iniziative che la Trans Adriatic Pipeline ha voluto sostenere, spaccando in due la società salentina. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda la possibilità che la società possa sovvenzionare la festa patronale di Sant’Oronzo, nel capoluogo salentino. Ma soltanto alcuni giorni addietro, una querelle si era scatenata circa un altro annuale appuntamento: quello della festa di Santa Domenica, a Scorrano.  Il logo del consorzio pro gasdotto è apparso, infatti, sulle luminarie della piazza dell'hinterland magliese, note in tutto il mondo. Nel corso del pomeriggio, intanto, il primo cittadino di Melendugno ha pubblicato sul suo profilo Facebook la propria risposta a Introna. Di seguito, il lungo post.

“Caro Presidente,
non penso che tu abbia cambiato idea su quanto hai sempre sostenuto sull’approdo del gasdotto Tap. Come penso non l’abbia cambiata Vendola, nè la vicepresidente Barbanente, nè l’assessora Loredana Capone, né i consiglieri regionali Blasi, Maniglio, Galati, Congedo, Giafreda e altri, né il presidente della Provincia di Lecce Gabellone, né i sindaci ed i consigli comunali di ben 30 paesi del Salento. “Proposta irricevibile per il territorio” fu dichiarata dall’Assessore Nicastro a settembre del 2012.“Opera incompatibile” l’ha definita il comitato Via del gennaio 2014, parere negativo recepito integralmente dalla giunta regionale. La politica salentina poi ha raccolto con soddisfazione il parere negativo del comitato Via che ha bocciato l’approdo a San Foca. Rocco Palese “O il consorzio Tap propone un altro sito, oppure non se ne fa nulla”. Ancora “l’azienda concentri tutti gli sforzi e le risorse su un altro sito”. Teresa Bellanova “è una buona notizia, che va nella direzione da me sempre sostenuta”. L’onorevole Salvatore Capone, la senatrice Lezzi insieme ad altri parlamentari salentini ed il gruppo parlamentare di Sel hanno espresso in Parlamento la loro contrarietà.
Da parte mia, caro Presidente continuerò a difendere con incrollabile fermezza insieme alla mia gente e ai numerosissimi sindaci del territorio “una delle più belle spiagge pugliesi, la vostra San Foca” (sono parole tue), collocata fra la zona protetta delle Cesine, la zona archeologica di Roca con la Grotta della Poesia (seconda piscina naturale più bella del mondo), il territorio tutto di Melendugno da cinque anni Bandiera Blu d’Europa e da tre 5 Vele di Legambiente, ove si vorrebbe costruire una centrale di 3.500 mc su un appezzamento di 12.000 mq a meno di un chilometro dall’abitato. Se mi permetti, Ti invito a farti promotore insieme al Presidente Vendola dell’unica iniziativa possibile ancora percorribile nell’individuazione di siti alternativi a San Foca. Non sono io il responsabile della politica economica né della pianificazione complessiva dell’intero territorio della Regione Puglia. Non sono io a dover cercare “soluzioni opportune”. Dovete farlo Voi. A tal proposito, se può servire, Ti invito a continuare ad essere al fianco della nostra comunità che del riformismo è stata una delle espressioni più vivaci e coerenti della Puglia. Tuo Marco”.


 

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