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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Sannicola

Scavi anomali per sentieri sulle rupi di San Mauro. “Bloccare subito i lavori”

Sopralluogo del consigliere provinciale Danilo Scorrano e della Soprintendenza archeologica sulla collina di San Mauro dove sono in corso scavi e spianamenti per realizzare i percorsi escursionistici. Allarme per l'area d'interesse storico a ridosso dell'abbazia

SANNICOLA - Lavori in corso e spianamenti per realizzare sentieri e percorsi escursionistici, in esecuzione di un progetto ad hoc da 300mila euro, ma che rischiano di compromettere uno dei siti di grande importanza storica e artistica delle rupi di San Mauro dove insiste l'omonima abbazia bizantina risalente all'anno mille. Un grido d’allarme e un invito formale alla sospensione degli interventi già avviati è arrivato dal consigliere comunale e provinciale di Sel di Sannicola, Danilo Scorrano, che sulla vicenda ha già interessato anche la Soprintendenza ai beni artistici e archeologici e formulata anche un’interrogazione urgente al sindaco Mino Piccione.

“E’ in corso una devastazione, una ferita ad un'area archeologica di enorme pregio” accusa Scorrano, “per questo pretendiamo risposte dall'amministrazione comunale di Sannicola e provvedimenti urgenti dalla Soprintendenza e dagli altri organi competenti. Dopo anni di investimenti in quell'area Sic, per tutelare e valorizzare il bene artistico più importante della nostra comunità e di sicuro valore internazionale, ora le ruspe spazzano via mille anni della nostra storia e della nostra cultura” accusa ancora il consigliere, “ho ritenuto necessario, pertanto, presentare una interrogazione urgente al sindaco ed indirizzarla anche alle soprintendenze interessate per capire che cosa effettivamente sia successo ed accedere agli atti, affinché siano accertate eventuali responsabilità nIMG-20150804-WA0001-2ell’esecuzione dei lavori. Nel frattempo invitiamo a sospendere i lavori in attesa che siano effettuati tutti gli accertamenti del caso”.

Il  consigliere comunale e provinciale di Sel riferisce inoltre di aver già effettuato un sopralluogo presso il sito in questione nella mattinata di  mercoledì, in compagnia Daniela Tansella della Soprintendenza archeologica di Taranto, competente per territorio, che aveva ricevuto delle segnalazioni. La stessa referente della soprintendenza dopo essersi resa conto che i lavori avevano compromesso seriamente l’intera area ha voluto visionare le carte in Comune. “Dal dirigente dell’Ufficio tecnico comunale e successivamente dal sindaco” evidenzia Danilo Scorrano, “abbiamo appurato che la Soprintendenza archeologica non era stata assolutamente coinvolta nell’iter autorizzativo e quella per i beni Architettonici e paesaggistici aveva dato un parere con prescrizioni, ma non ci è stata data la possibilità di visionarla”.

In seguito al sopralluogo sulla collina di San Mauro i timori e le preoccupazioni lamentate dal consigliere Scorrano si sono accentuate. “In un'area di rilevante interesse storico, artistico, paesaggistico e archeologico in cui insiste l’abbazia bizantina di San Mauro” incalza il consigliere sannicolese, “recentemente oggetto di restauro degli affreschi interni testimonianza tra le più importanti del bacino del mediterraneo, con intorno un'area archeologica, i cui resti sono addirittura affioranti dal terreno e necessitano di attenzione ed indagini accurate da parte degli studiosi, si è provveduto a spianare letteralmente alcune aree circostanti l’abbazia non tenendo conto né del valore paesaggistico del sito, né della presenza certa di reperti di interesse storico. Si è provveduto, addirittura, a creare un varco sventrando un antico muro della recinzione dell’area di pertinenza dell’abbazia, si sono effettuati scavi per sotterrare i cavi elettrici e si è posizionata a due passi dell’abbazia una  improbabile cabina elettrica. Si è quindi creato” conclude Scorrano, “non un percorso escursionistico, ma un percorso carrabile. In pratica ora si può arrivare sotto l’antica chiesa di San Mauro in macchina con 300mila euro destinati a creare percorsi escursionistici in rispetto dell’ambiente, si sono invece spianati con le ruspe  mille anni della nostra storia, della nostra cultura”.

La replica del sindaco: "Opposizione non sa leggere le carte"

“E’ alquanto evidente e singolare che i membri dell’opposizione di Sannicola, o chi per loro, oltre a non saper leggere la documentazione, si adoperino oramai da diverso tempo solo a bloccare i cantieri e le importanti opere che questa maggioranza sta portando avanti nell’interesse del territorio con assoluta diligenza e responsabilità”, replica il primo cittadino, Cosimo Piccione.

“Entrando nel merito della questione, dopo l’interrogazione scritta dei consiglieri Scorrano e Giustizieri, che impropriamente ha evidenziato l’esecuzione di alcuni lavori, che avrebbero, a loro dire, alterato lo stato dei luoghi attraverso l’apertura di un tratto di muro a secco esistente e di sentieri non coerenti con il progetto”.

“Per tale ragione – aggiunge -, abbiamo effettuato un sopralluogo presso il cantiere oggetto dei lavori per la realizzazione degli interventi sulla rete di sentieri all’interno dell’area Sic “Montagna Spaccata-Rupi di San Mauro”.

“Al sopralluogo – aggiunge - hanno partecipato, oltre che al sottoscritto, il Rup architetetto Gianpaolo Miglietta, l’assessore ai Lavori pubblici Maria Greco, l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Monteduro, il direttore dei lavori ingegner Tommaso Farenga e il signor Vito Morello titolare dell’impresa appaltatrice.  Dal controllo è emersa l’ennesima vile fandonia costruita artatamente dai consiglieri Scorrano e Giustizieri, in considerazione del fatto che sulla base della documentazione disponibile, i sentieri in questione, ripercorrono quelli già individuati nella precedente progettazione sull’area, susseguitesi dal 2010 (all’epoca Scorrano e Giustizieri erano assessori di maggioranza) con progetto a firma dell’architetto Mauro Leone (responsabile Utc) e dell’ingegner Farenga”.

“Il progetto esecutivo del 2015 di fatto, ripercorre le previsioni progettuali già definite ed approvate nel corso della precedente amministrazione.  L’esame della documentazione fotografica allegata ai progetti del 2010 e del 2015, inoltre, riscontra che il muro a secco in questione, risultava già interrotto negli anni 2010 e 2015. Pertanto non risulta aperto alcun varco ulteriore”.

“Il sentiero che attraversa l’interruzione del muro a secco fra l’altro è visibile nella documentazione ricavabile dal sito internet Google Hearth, che consente di evidenziare la sua presenza già dal 2006”.

“Risulta strano invece – prosegue -, come mai il predetto sentiero nella foto aerea del 2005 non è presente, ma lo stesso è presente nel 2006, nel 2009 e nel 2010. Ovviamente chiederò al dirigente dell’Ufficio tecnico di verificare la documentazione agli atti negli anni dal 2005 al 2010, per riscontrare quanto nel passato è stato richiesto ed autorizzato per i precedenti progetti anche dagli Enti Pubblici preposti alla tutela del territorio, e pertanto la Soprintendenza, la Regione Puglia (per gli aspetti paesaggistici e quelli correlati alla valutazione di incidenza), in modo da poter desumere eventuali prescrizioni a cui nel passato ci si sarebbe dovuti attenere e a cui l’Amministrazione intende eventualmente dar seguito”.

“Dallo stesso sopralluogo si verifica inoltre – precisa -, che anche i sentieri a nord dell’Abbazia, si stanno realizzando correttamente rispettando il progetto esecutivo, quindi, una corretta posa di paletti rompitratta in castagno e la regolarizzazione del sentiero con terreno in loco e senza l’uso di leganti, oltre alla sistemazione dei gradini per il successivo tratto, gli stessi risistemati e posizionati senza l’uso di malta come da prescrizione. Risultano invece fatti lavori di pavimentazione a margine della chiesetta, evidentemente eseguiti nella precedente Amministrazione e dei quali saranno effettuate le opportune verifiche di idoneità al sito predetto. Pertanto ribadisco la regolarità del progetto esecutivo con annessi pareri tecnici rilasciati dagli enti preposti, compreso quello della soprintendenza di Lecce”.

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