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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sgm: tre nomi noti entrano nel Cda. Mino Frasca presidente in pectore

Il consigliere provinciale della Puglia prima di tutto, l'avvocato Francesca Conte e Giuseppe Cairo sono stati scelti dall'assemblea dei soci dell'azienda. Dure critiche dalla minoranza, intervengono Salvemini e Foresio

LECCE – L’assemblea dei soci di Sgm, che si è riunita oggi presso la sede aziendale, ha ratificato i decreti di nomina di due nuovi membri del Cda, l’avvocato Francesca Conte e il consigliere provinciale Mino Frasca, e di un componente del collegio sindacale, Giuseppe Cairo, fratello di Paolo, esponente del Pdl a Palazzo Carafa. I loro curriculum sono stati scelti tra le decine pervenuti in risposta al bando, chiuso una prima volte e poi riaperto.

Le tre integrazioni seguono alle dimissioni rassegnate in primavera da Giovanni Peyla - che era il presidente -, Vincenzo Pensa e Oronzo Tramacere per candidarsi alle elezioni comunali.Nel primo cda utile verrà nominato il presidente che eserciterà le sue funzioni per i prossimi sei mesi, fino alla scadenza del mandato. Tutto lascia supporre che si tratti solo di una formalità: sarà Frasca il numero uno della società partecipata dal Comune di Lecce, dalla Igeco e dai fratelli Bertani.

Da Palazzo dei Celestini alla Sgm dunque, facendo al contrario il percorso fatto a suo tempo da Damiano D’Autilia, consigliere comunale del Pdl quando fu nominato amministratore unico della partecipata della Provincia di Lecce, Alba Service. Un meccanismo definito da qualcuno una camera di compensazione tra enti dello stesso colore politico.

Carlo Salvemini: “L’impressione è che abbiano prevalso le consunte necessità di coalizione”.

Carlo Salvemini, con riferimento all’indicazione di Mino Frasca, si rivolge dal suo blog direttamente al sindaco Paolo Perrone: “Non si tratta evidentemente di una nomina di routine: non solo perché la presidenza della partecipata del Comune nel settore della mobilità è un ruolo importante in una città chiamata a fare i conti con una gestione caratterizzata da un complicato taglio di risorse nel trasporto pubblico locale e alle prese con il problema del filobus; ma anche per il compenso spettante, pari a circa 40mia euro”.  

“Stratta di capire - prosegue il capogruppo di Lecce Bene Comune - se nel punto di crisi più profondo del rapporto tra cittadini e istituzioni si è capaci di dimostrare concretamente che una stagione di colpevoli spensieratezze s'è conclusa; e che ciascuno di noi, per il ruolo ricoperto, è capace di fare la propria parte per ridare dignità e prestigio e decoro all'impegno politico e amministrativo”.                                                                                   

“L’impressione è che abbiano prevalso le solite, logore, consunte necessità di coalizione, di equilibri politici, di risarcimenti individuali. E che invece di richiamarsi ai buoni principi di Italiachiamò si sia stati costretti a cedere a quelli del Pdl chiamò” chiosa il consigliere di minoranza con un gioco di parole che richiama il movimento dei sindaci di centrodestra al quale anche Paolo Perrone ha aderito.

Paolo Foresio: "Restiamo in attesa di conoscere i fortunati che entreranno nella Lupiae Servizi".

Sulla vicenda si fa sentire anche il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, Paolo Foresio: "Le nomine nel Cda della Sgm ci dimostrano ancora una volta che passano gli anni, la situazione del Comune si aggrava, ma la logica nella gestione della cosa pubblica non cambia. Mi chiedo che senso abbia aprire un bando, illudere professionisti e cittadini con un atto di pseudo trasparenza per poi selezionare, guarda caso, figure già note all’amministrazione.

"In un momento in cui le difficili contingenze ci impongono un’inversione di tendenza - prosegue l'esponente democratico - purtroppo si utilizzano ancora una volta le società partecipate per regolare tutti i conti lasciati in sospeso prima e dopo le elezioni. Sono comportamenti che vanno condannati e che inevitabilmente alimentano l’antipolitica e la sfiducia nelle istituzioni. Prendiamo atto dunque dell’ennesima dimostrazione di malgoverno e restiamo in attesa di conoscere i nomi dei fortunati che andranno a dirigere la Lupiae Servizi". 
 
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