rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Terra Rossa, eseguito il sequestro: dopo due mesi chiuso lo spazio sociale

La struttura pubblica, chiusa da anni per lavori mai eseguiti, era stata ripulita e riaperta da una rete di attivisti. Tre indagati per invasione di edificio dopo la denuncia del Comune

LECCE - Non sono trascorsi nemmeno due mesi che le porte dell'asilo "Angeli di Beslan" tornano ad essere chiuse, anzi, sigillate. Alle prime luci del giorno, infatti, è stato eseguito dal personale della Digos un provvedimento di sequestro preventivo disposto dall'autorità giudiziaria dopo la presentazione di una denuncia da parte del Comune di Lecce. Sarebbero tre le persone indagate per invasione di edificio nel fascicolo affidato al procuratore aggiunto Antonio De Donno. 

Alla metà di marzo un gruppo di attivisti della Rete territoriale dei conflitti ha riaperto la struttura, sita nel quartiere Rudiae, in via Casavola e inattiva da circa tre anni per problemi di tipo burocratico, procedendo alla pulizia dei luoghi - l'asilo era diventato intanto ricettacolo di prostituzione e di pessime frequentazioni - e all'allestimento di un cartellone di attività sociali, come la ludoteca per i più piccoli, e culturali, con l'organizzazione di vari incontri con esperti in tema di giustizia, lavoro, relazioni internazionali.

Da qualche settimana erano partiti anche i corsi dell'università popolare Asylum grazie alla disponibilità di docenti dell'ateneo salentino. Proprio ieri sera si era discusso di tratta di esseri umani nel Salento con Yvan Sagnet, leader della rivolta dei braccianti di Nardò nel 2011, con l'avvocato Maria Russo, con Ines Rielli del progetto Libera e con Gianluca Nigro, già coordinatore dell'associazione Finis Terrae.

Subito dopo l'occupazione, l'amministrazione comunale aveva stigmatizzato l'illegittimità dell'iniziativa, garantendo che i problemi burocratici che avevano portato alla chiusura della struttura pubblica erano in fase di superamento. Un paio di associazioni, vicine ad esponenti della giunta comunale, avevano contestato l'iniziativa dell'occupazione rivendicando l'accesso al patrimonio comunale per movimenti civici che ne fanno regolare richiesta e avevano puntanto il dito contro Fabio De Nardis, presidente del corso di laurea di Sociologia, accusandolo di aver incoraggiato comportamenti illegali partecipando in prima fila alle attività del Terra Rossa. 

Lo sgombero si è svolto in maniera del tutto pacifica. Attraverso i social network e gli sms la notizia si è sparsa velocemente e per le 9.30 è stata convocata un'assemblea presso il Codacci Pisanelli. Il 2 settembre scorso un blitz, sempre all'alba, aveva posto fine all'occupazione dell'edificio in via Dalmazio Birago, appartenente al complesso dell'ex manifattura, denominato Binario 68.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terra Rossa, eseguito il sequestro: dopo due mesi chiuso lo spazio sociale

LeccePrima è in caricamento