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Politica Castrignano del Capo

Sciopero della fame contro le trivelle in mare: Emiliano convince i sindaci allo stop

I quattro primi cittadini del Capo di Leuca che da due giorni stavano attuando una forte forma di protesta contro il rischio di ricerche di idrocarburi nelle acque dello Ionio e dell'Adriatico, hanno accolto l'invito rivolto loro dal neo governatore pugliese

CASTRIGNANO DEL CAPO – Lo sciopero è solo sospeso, ma i quattro sindaci del Capo di Leuca che vi avevano aderito sono pronti a riprenderlo qualora il governo si dimostrasse indifferente alla protesta che vuole impedire le ricerche di idrocarburi nelle acque che costeggiano il Salento, autorizzate con decreto del ministero dell’Ambiente.

Vincenzo Passaseo (Salve), Francesco De Nuccio (Patù), Anna Maria Rosafio (Castrignano del Capo) e Luca Durante (Morciano di Leuca) hanno accolto oggi l’invito del neo presidente della Regione, Michele Emiliano, a interrompere il digiuno e a partecipare, domenica prossima, all’incontro che si terrà a Policoro il prossimo 15 luglio alla presenza dei governatori di Puglia, Basilicata e Calabria. Nello stesso giorno è prevista anche una manifestazione a Santa Maria di Leuca.

Emiliano ha garantito il suo massimo impegno per convincere il governo dell’incompatibilità tra le “trivelle” e le direttrici di sviluppo economico che la Puglia immagine e persegue, fondate sul rispetto dell’ambiente. A tal proposito il presidente della Regione ha dichiarato di aver sollecitato l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente a concludere quanto prima lo studio epidemiologico sull’impatto delle centrali Ilva di Taranto e Enel di Cerano sulla popolazione salentina.

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