rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I sindaci Taurino e Trio in risposta a Salvemini: "Non ci sono soluzioni, senza trasparenza”

Non si placa la polemica sul progetto di un impianto di compostaggio in località Masseria Ghetta. I primi cittadini di Trepuzzi e Surbo tornano sulla questione

LECCE - Continua la querelle tra i sindaci di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, e di Surbo, Ronny Trio, e il primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini, in merito alla proposta di un impianto di compostaggio in località Masseria Ghetta, al confine del territorio del capoluogo.

Netti oppositori al progetto, i primi rispondono alle dichiarazioni rilasciate ieri da Salvemini: “Non ci risulta, e per la verità non risulta, stando alle condivisibili dichiarazioni rese in questi ultimi giorni, neanche all'assessore regionale Anna Grazia Maraschio, che il Piano  dei rifiuti approvato in Consiglio  Regionale preveda una qualsiasi localizzazione, nell'ambito della Provincia di Lecce, di un impianto di compostaggio. Il Piano prevede, come è giusto che sia, il fabbisogno di conferimento da garantire.

Se il sindaco di Lecce avrà la bontà di indicarci puntualmente la presunta scelta operata nel Piano ne prenderemo atto, conservando, come è giusto che sia, il diritto di esprimere, nelle sedi competenti per l'approvazione del progetto, le relative valutazioni, istituzionalmente dovute. Prima, però, il sindaco, delegato Ager, indichi la presunta previsione del Piano”, hanno dichiarato in una nota congiunta.

“Non abbiamo affatto sostenuto che non si debba, se c'è ancora il tempo, cooperare perché Ager possa presentare un progetto pubblico per la realizzazione di un impianto pubblico; abbiamo evidenziato che ad oggi non è stato presentato ovvero, se è stato presentato, non abbiamo ancora avuto il modo di vederlo e, quindi, di poterlo valutare. Sarà il miglior progetto immaginabile, ma vorremmo conoscerlo. E, ovviamente, vorremmo cooperare perché il tutto avvenga compatibilmente con i tempi previsti per l'accesso ai finanziamenti del Pnrr”, hanno spiegato.

Quanto alla natura del progetto, i due sindaci hanno tenuto a chiarire il loro punto di vista: “Non riteniamo affatto che la presenza di un impianto privato superi il modello di gestione pubblico, abbiamo solo constato che, allo stato, in quell'area c'è un progetto privato, legittimamente presentato, e non c'è, o comunque non è ancora stato reso noto, un progetto pubblico”.

Insomma, secondo Trio e Taurino, c'è un solo modo per ricondurre il confronto a ragionevolezza e serietà istituzionale: “Verificare insieme le previsioni del Piano e vedere il progetto pubblico per la gestione pubblica. Prima ed a prescindere da questo, e cioè dal minimo di trasparenza necessario, è veramente complicato anche solo immaginare una soluzione condivisa”.

I due sindaci hanno incalzato sul fatto che “se lo stesso sindaco di Lecce parla di un affidamento di un incarico di Ager per la progettazione dell'impianto è chiaro che il progetto ancora non c'è”, insistendo sulla circostanza che “in quell'area l'unico progetto è quello legittimamente presentato da imprenditori privati; forse sarebbe stato opportuno dare informazioni, che non sono state date, nelle sedi istituzionali, ma c'è ancora il tempo per verificare”.

I due primi cittadini hanno tenuto a precisare che le loro dichiarazioni sono state verificate: “Abbiamo presentato formale richiesta di accesso agli atti in data 21 gennaio 2022, per avere copia della documentazione, e con immensa sorpresa (ma non troppa) abbiamo verificato che al momento l’unico progetto candidato, relativo alla realizzazione di un impianto di compostaggio in agro di Lecce in Località Masseria Ghetta, risulta essere quello di ATI Calabra Maceri & Altri”.

“Nell’istanza, promossa dal soggetto privato, di cui risulta essere destinatario anche il Sindaco di Lecce Salvemini, si legge inoltre che: Il presente progetto nasce in risposta alla disponibilità, manifestata dal Comune di Lecce in occasione dellincontro del 29 novembre del 2019, di ospitare sul proprio territorio un pubblico impianto di compostaggio funzionale a colmare una delle più importanti carenze impiantistiche che impediscono la corretta chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nellambito del territorio provinciale di Lecce”.

Ma non finisce qui. Nella nota, viene riportata anche la premessa della relazione del progetto presentata dall’ATI Calabra Maceri & Altri: “Preso atto dei risultati dellistruttoria esperita dai competenti uffici del Comune di Lecce, la scrivente ha quindi redatto il presente progetto con lobbiettivo di velocizzare le procedure volte alla realizzazione di uninfrastruttura che, viene concepita come impianto per il trattamento di frazioni organiche provenienti dal libero mercato e da soggetti privati operanti sul territorio sia regionale che extraregionale nonché per il conferimento di fanghi provenienti da impianti depurativi civili (sia regionali che extraregionali). Il quantitativo di rifiuti previsti nel presente progetto sono garantiti dal partner Calabra Maceri e  Servizi Spa, azienda specializzata operante sullintero territorio nazionale. Nella redazione del progetto, la scrivente ha tenuto in adottato le migliori tecnologie disponibili in tema di compostaggio, adottando per limpianto proposto, la tecnologia mista aerobico/anaerobico, che offre allo stato dellarte, le migliori garanzie di qualità del prodotto finale (compost di qualità) e di sostenibilità economica ed ambientale”.

“Tutto il resto lascia il tempo che trova, ma non risolve, anzi aggrava, i serissimi problemi che affliggono la gestione del ciclo dei rifiuti”, si legge a margine della nota. E in serata, è arrivata la controreplica di Carlo Salvemini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I sindaci Taurino e Trio in risposta a Salvemini: "Non ci sono soluzioni, senza trasparenza”

LeccePrima è in caricamento