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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Decreto sanità, il sindaco Perrone si schiera al fianco dei medici di famiglia

Si è svolto a Palazzo Carafa l’incontro tra il primo cittadino, l'assessore Martini e alcuni rappresentanti sindacali per discutere sul decreto legge per la revisione delle visite specialistiche e degli esami: 208 prestazioni sanitarie sono ora a rischio: rischiano di diventare a pagamento

LECCE  - Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone e l'assessore Severo Martini hanno incontrato  a Palazzo Carafa alcuni rappresentati sindacali dei medici di famiglia: Claudio Giordano dello Smi, il Sindacato medici italiani, Antonio Chiodo e Francesca Costantini dello Snami, il Sindacato nazionale autonomo medici italiani. Oggetto dell'incontro, il decreto legge per la revisione delle visite specialistiche, degli esami e delle prestazioni mediche grazie al quale il Governo punta a ridurre le spese sanitarie. Nell'elenco figurano al momento 208 prestazioni sanitarie che rischiano in futuro di diventare a pagamento.

Così come è stato predisposto - hanno rimarcato i medici di famiglia - il decreto finisce per eliminare la fondamentale attività di prevenzione in campo sanitario finendo per acuire il disagio sociale in quanto rischia di colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione. La norma prevede anche una stretta sui medici perché il principio che ispira la razionalizzazione è che bisogna frenare il fenomeno della cosiddetta "medicina difensiva": medici che per mettersi a riparo da eventuali vertenze giudiziarie, "elargiscono" con facilità analisi e controlli. Da oggi chi sbaglia subirà un taglio allo stipendio.

Le istanze portate avanti dalle organizzazioni sindacali sono state recepite dal primo cittadino leccese che, dal canto suo, ha assicurato il proprio impegno nel sostenere le iniziative che verranno portate avanti per difendere la salute dei cittadini e per continuare a tutelare la professionalità del personale medico che ha diritto di svolgere la propria attività in maniera serena senza la sanzionatoria spada di Damocle sulla propria testa. Le richieste dei medici di famiglia – ha assicurato Paolo Perrone – nei prossimi giorni verranno portate all'attenzione dell'Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani.

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