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Eletto due anni addietro / Surbo

Duro scontro con l'assessora Gentile: si dimette Trio, sindaco di Surbo

In aula si è consumata la definitiva rottura di cui già l'azzeramento delle deleghe di giunta, del 4 ottobre, era stato un segnale precursore

SURBO - Il sindaco di Surbo, Ronny Trio, si è dimesso nel corso di una breve ma accesa seduta del consiglio comunale. Di tutta evidenza la rottura con l'assessora ai Lavori Pubblici, Martina Gentile. Non si è arrivati all'improvviso a questo esito: il 4 ottobre il primo cittadino aveva azzerato le deleghe di giunta per poi redistribuirle dopo due settimane. È stato il primo chiaro segnale di una tensione oramai alta. Nell'operazione Gentile si è ritrovata privata del ruolo di vice sindaco e di alcune competenze (ma con altre nuove) ma confermata nella delega principale, quella ai Lavori Pubblici. 

Oggi la frattura tra i due si è consumata nella massima assise surbina. Sia Gentile che Trio sono arrivati in aula con il testo del proprio discorso. La prima ha voluto difendere la propria onorabilità sentendosi lesa da molti giudizi ascoltati sul proprio conto: secondo qualcuno, infatti, esisterebbe un vero e proprio sistema Gentile. C'è stata anche la rivendicazione del lavoro fatto, delle progettualità e dei cantieri messi in moto, ma anche quella della legittimità della carica di vice in base al numero di preferenze ricevute. In chiusura di intervento, annunciando la propria sospensione dal gruppo Surbo Cambiamo Stagione, l'assessora si è dichiarata indipendente e, facendo appello, a buonsenso e responsabilità ha proposto di rilanciare l'azione amministrativa sulla base del mandato elettorale e delle linee programmatiche. 

Subito dopo è intervenuto il sindaco che ha spiegato di non voler sottostare a un modus operandi che antepone l'interesse individuale allo spirito di squadra. “Le ragioni di tutto questo sono a me chiarissime - ha dichiarato Trio - essendo riconducibili alla sfrenata ambizione, alla smania di occupare posizioni più alte, alla voglia incontenibile di non 'accontentarsi' di fare semplicemente l’assessore e, soprattutto, di non volerlo fare seguendo regole e procedure che, per come intendo io (ma non solo io) l’amministrazione della cosa pubblica sono imprescindibili, inviolabili, sacre. Qualcuno e qualcuna ha forse ritenuto di poter utilizzare questa amministrazione come trampolino di lancio della propria carriera politica fingendo interesse e collaborazione solo in funzione di una crescita personale che, una volta giunta a maturazione, avrebbe portato a dare il ben servito al Sindaco Trio e alla sua giunta per proporsi come il nuovo o la nuova leader della nostra città”.

Dopo la chiusura della seduta, che di fatto avvia la città di Surbo a una fase commissariale - salvo un ripensamento entro 20 giorni - in vista di nuove elezioni, Gentile ha definito inaspettate le dimissioni di Trio: “Dopo una crisi al buio, dopo aver azzerato le deleghe di tutti i membri della sua maggioranza, io e il consigliere Martella, per l’alto valore di ciò che ritenevano fossimo stati chiamati a fare per il bene di Surbo, avevamo comunque accettato le deleghe che il sindaco ci aveva attribuito. Tuttavia, c’eravamo autosospesi dal gruppo Surbo Cambiamo Stagione. Subito dopo il mio intervento il sindaco, ha annunciato le sue dimissioni con un attacco personale e tirando in ballo presunte poltrone e smanie di successo. Avevamo fatto appello al suo senso di responsabilità, affinché ci fosse consentito di andare avanti con il lavoro fin qui svolto. Abbiamo auspicato che fosse possibile trattare su basi programmatiche nell’interesse di Surbo, senza tentativi di stravolgimenti della compagine che si è presentata agli elettori, proseguendo nell’attuazione del programma che ci aveva consentito di vincere le elezioni. In questo momento, sento di non poter commentare ulteriormente la notizia, che mi ha raggelato, anche per l’esilità delle motivazioni politiche addotte”.

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