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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

La delegazione di Sinistra Italiana: "Forze dell'ordine al servizio di Tap"

Dopo M5S e Articolo 1-Mdp, un gruppo composto anche da parlamentari ha avuto accesso al cantiere per il gasdotto a San Foca

SAN FOCA (Melendugno) – Dopo la visita della delegazione del M5S e di quella di Articolo 1 – Mdp,  nell’area del cantiere Tap e della “zona rossa” oggi è stata la volta di Sinistra Italiana con i parlamentari Annalisa Pannarale e Antonio Placido, il consigliere regionale Mino Borraccino, la componente della direzione nazionale Sonia Pellizzari e Marianna Lentini.

“Abbiamo visto con i nostri occhi – è scritto in una nota diffusa al termine della visita - come una vasta area sia stata militarizzata e interdetta alla vita quotidiana e come copiose forze dell’ordine siano al servizio di Tap (ogni nostro passo è stato accompagnato dalla Digos). Siamo al lavoro per individuare azioni adeguate a chiarire alcuni aspetti rilevati nel sopralluogo di oggi. Nell’interesse della trasparenza, della democrazia, dei cittadini e delle cittadine che subiscono sulla propria testa un’opera che riteniamo inutile e dannosa”. 

Attivisti No Tap in consiglio regionale

Oggi intanto a Bari i lavori del consiglio regionale sono stati interrotti per alcuni minuti da un gruppo di attivisti No Tap presenti in aule, mentre all’esterno dell’edificio decine di manifestanti scandivano slogan contro il gasdotto che prevede l’approdo a San Foca ma anche contro la proposta del governatore Michele Emiliano di chiedere la realizzazione di una infrastruttura, parallela al gasdotto, per il trasporto di acqua dall’Albania.

“I cittadini che dimostrano in maniera pacifica la contrarietà al progetto Tap – ha dichiarato il consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi – non devono essere bollati come avversari dello Stato ma vanno ascoltate le loro legittime motivazioni. Si sta parlando degli interessi privati di una multinazionale che ha militarizzato a nostre spese il Salento e che sta realizzando un’opera che non porterà nessun vantaggio economico ai cittadini anzi, i costi di questa opera, andranno a pesare sulla loro bolletta del gas, mentre i danni al turismo e al valore del patrimonio immobiliare e paesaggistico si stanno già manifestando. La stessa proposta di Emiliano sul collegamento proposto dell’acquedotto proveniente dall’Albania è un bluff, in quanto insieme a Tap graverà sulle future bollette dei cittadini”.

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