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“No Tav, no Tap”. Imbrattata la sede provinciale del Partito democratico

Nella notte ignoti, armati di spray e vernice, hanno scritto alcuni slogan sulle vetrate della sede di via Tasso. Sul posto Digos e polizia scientifica. Il segretario provinciale, Salvatore Piconese: "Tentativo squadrista e intimidatorio"

LECCE – Un gesto incivile e antidemocratico. Così il segretario provinciale del Partito democratico, Salvatore Piconese, ha liquidato il “blitz” notturno durante il quale mani al momento ignote hanno imbrattato le ampie vetrate esterne della sede di via Tasso, a Lecce.

“No Tap, No tav”, “Compagni liberi”, su una facciata. “Ecoterroristi” sull’altra. Questi gli slogan impressi con spray nero. E’ stato Umberto Uccella, funzionario del partito, ad accorgersi dell’atto vandalico intorno alle 8.30 di questa mattina. Immediata la segnalazione alla questura di Lecce e al segretario provinciale che, poco dopo, si è recato sul posto. E’ intervenuto in prima battuta il personale della Digos, poi gli uomini della scientifica hanno effettuato i rilievi del caso. Si cercano spunti utili dalle videocamere di sorveglianza installate in zona.

Evidente, nelle intenzioni dell’autore, l’associazione tra la mobilitazione piemontese contro la linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe attraversa la Valsusa per collegare Italia e Francia, e quella salentina contro il progetto di gasdotto con cui Tap vorrebbe portare in Europa, attraverso la “piattaforma” italiana, il gas naturale dei giacimenti dell’Azerbaijan. Un’opera che attende il giudizio del ministero dell’Ambiente, ma che ha già incontrato il diniego, non vincolante, della Regione Puglia.

Sulla questione, con l’elezione di Piconese alla segreteria provinciale, il Pd ha assunto una posizione di contrarietà all’approdo a San Foca e possibilista rispetto all’eventuale unione del progetto Tap con quello di Edison che invece ha puntato su Otranto e che si trova in una fase procedurale più avanzata: “Questo territorio ha già dato”, ha ripetuto in più circostanze il segretario. Sergio Blasi, nelle vesti di segretario regionale (da domenica gli è subentrato Michele Emiliano) ha chiesto invece la conversione della centrale di carbone di Cerano, attirandosi le ire di alcuni colleghi di partito eletti nel brindisino.

In Parlamento i deputati Teresa Bellanova e Salvatore Capone hanno impegnato il governo, con un ordine del giorno, ad attendere l’esito della consultazione pubblica che si è poi effettivamente svolta tra novembre e febbraio, e a valutare alternative rispetto all’approdo nella marina di Melendugno. Ipotesi che lo stesso consorzio Tap non ha escluso di valutare, soprattutto dopo il parere negativo della commissione di valutazione di impatto ambientale della Regione.

martedì 016-2-2“Qualsiasi tentativo violento, squadrista e intimidatorio – ha commentato Piconese - non scoraggerà l’impegno e la passione quotidiana dei militanti, dei dirigenti e degli eletti del Partito democratico, anzi l’intero corpo del partito continuerà il lavoro politico sui territori e nelle istituzioni con la stessa determinazione e con la stessa forza dimostrata, sempre, in questi ultimi anni”.

“Chi ha compiuto questi gesti – gli ha fatto eco Blasi - sappia che ha scatenato la sua rabbia contro una forza politica che in questo territorio si è battuta per il rispetto della natura, per lo sviluppo sostenibile, per la cultura come possibilità di sviluppo. E che neanche davanti a tanta stupidità, rinuncerà a percorrere la faticosa strada del dialogo e della costruzione collettiva delle soluzioni ai problemi”.

Dal gruppo Pd presso la Provincia di Lecce, le parole del capogruppo, Cosimo Durante: “Nella speranza che ciò sia frutto un’azione sconsiderata, ribadiamo quello che sempre abbiamo auspicato e ricercato: il confronto alla luce del sole, senza nascondersi dietro a scritte che servono solo a sobillare ed inasprire non solo il clima politico. Bisogna ritornare ai sentimenti aulici della sana e buona politica, nel rispetto dei diversi pensieri. Solo in questo modo si può risalire la china e ridare dignità al nostro Paese ed alle idee che si portano avanti”.

Il segretario cittadino, Fabrizio Marra: “Va bene il dissenso, va bene la protesta, ma occorre che, chi voglia dare forza alle proprie idee ed alle proprie posizioni, ci metta la faccia ed abbia comportamenti di rispetto nei confronti di chi è alle volte su diverse posizioni. Tutto ciò si chiama confronto democratico. Quando si trasborda da tale perimetro, ci si lascia trascinare in una deriva pericolosa”.

Stazione: occupazione del terzo binario

Nel pomeriggio il reparto mobile della questura di Lecce è intervenuto in stazione per uno sgombero. Il terzo binario era stato occupato da un gruppo di manifestanti di ispirazione anarchica che hanno così ritardato di 30 minuti la partenza del Frecciargento Lecce-Roma, prevista per le 16.50. Non si esclude una comune matrice con il raid vandalico di questa notte contro la sede del Pd.

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