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Solidarietà per Valerio Pascali: "Un attivista vero"

Un gruppo di associazioni e gli amici del ragazzo detenuto a Roma per gli scontri del 15 ottobre, raccontano di un ragazzo pacifico e impegnato nel sociale. Il 4 novembre il caso davanti al Riesame

LECCE - Sono in molti a chiedere che la storia di Valerio Pascali venga raccontata in maniera diversa rispetto a quanto si è detto e scritto fino ad ora. Una decina tra associazioni studentesche e movimenti cittadini e non, dall'Unione degli studenti al circolo Zei, dall'agenzia culturale Bfake all'associazione reAzione di Castrì (gli altri sono Caos Lecce, Uds Lecce, Alternativa comunista, Alternativa ribelle, Collettivo di solidarietà internazionalista Dino Frisullo, Arci, gli amici e le amiche di Valerio) hanno infatti preso pubblicamente posizione a favore dell'universitario di 21 anni arrestato a Roma il 15 ottobre in una zona degli scontri avvenuti nel corso della manifestazione dei cosiddetti indignati.

"Valerio è un attivista vero. Prima di Roma - è scritto in un comunicato diramato nel pomeriggio - ha partecipato con passione a molte mobilitazioni cittadine e nazionali. E non per andare a sfasciare vetrine o bruciare auto. Lui, come molti della sua generazione, sente il dovere di dare il suo contributo, in prima linea, non per distruggere ma per costruire alternative credibili all'attuale scenario politico, economico e sociale. E lo fa con una consapevolezza e una determinazione non usuali per un ragazzo della sua età".

Ai firmatari della nota preme chiarire anche altri aspetti della vicenda."Si è detto che Valerio è un pericoloso ultrà. Non è così. E' vero, il calcio lo conosce bene e lo stadio lo frequenta. Al di là del tifo per il Lecce ama lo sport, perché considera lo sport un momento di socialità importante. Ha partecipato all'organizzazione di tutte le edizioni dei tornei antirazzisti Fair Game nel quartiere Santa Rosa e a Calcio senza Confini all'ex Opis".

E poi una serie di citazioni biografiche per rendere all'opinione pubblica un'immagine diversa da quella emersa nei vari resconti. "Valerio è un ragazzo che ama. Ama la sua famiglia, ama la sua ragazza. Ama i suoi amici, tra cui si è sempre distinto per lealtà e gentilezza, ma è anche un ragazzo che odia. Odia l'indifferenza di chi non sceglie da che parte stare, odia il fascismo, odia la prospettiva di non avere un futuro nel suo Paese. Odia le ingiustizie. Per questo si impegna e lotta concretamente. Quest'estate Valerio è stato volontario in un campo per i diritti umani dei migranti, organizzato da Amnesty International a Lampedusa. Ma l'estate è finita. Oggi Valerio é detenuto in una cella di 4 metri quadrati a Regina Coeli, insieme ad altri due giovani immigrati. Per via del sovraffollamento ha dormito due notti per terra. Ieri gli hanno chiesto se voleva cambiare cella. Ha risposto di no".

Dopo la convalida dell'arresto operata dal gip la posizione di Pascali verrà discussa dinanzi ai giudici del tribunale del Riesame nell'udienza fissata per il 4 novembre.

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