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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Melendugno

Sondaggi per il gasdotto: "Tap non ha intenzione di cambiare il progetto"

Il comitato, contrario all'infrastruttura da realizzare nelle acque di San Foca, replica alla notizia delle nuove prospezioni a San Basilio: "La verità è che non si vogliono cercare alternative. Unica salvezza è bloccare l'opera"

MELENDUGNO - La notizia di nuovi sondaggi in mare nello specchio antistante San Foca da parte della Trans Adriatic Pipeline, lunedì prossimo, funzionali alla realizzazione del discusso gasdotto, non piace ai rappresentanti del Comitato No Tap. E non solo perché come dichiara la propria sigla sono contrari alla realizzazione dell'opera nell'area, ma soprattutto per l'evidenza di una contraddizione tra ciò che la politica ha asserito, ossia la ricerca di approdi differenti da quello di Melendugno, e una serie di atti come questo che confermano l'intenzione di proseguire sull'unica ipotesi davvero in campo.

"Ci chiediamo - scrivono in una nota - se questi nuovi sondaggi non dovevano essere inseriti nel progetto presentato da Tap il 10 settembre scorso e se non dovevano essere valutati come gli altri dai 'portatori d'interesse'. Rimarchiamo se possibile ancora una volta la grottesca situazione di chi ha promosso in sede parlamentare lo spostamento del punto d'approdo, 'impegnando' a suo dire il governo".

"È chiaro - aggiungono - che se Tap sta investendo in nuove prospezioni a San Basilio non c'è intenzione di dare alternative né tanto di variare il progetto. La politica e Tap dovrebbero finirla di prendere in giro la popolazione su fantomatiche varianti, che hanno solo il compito di cercare di creare conflitti fra Melendugno e le varie zone via via tirate in ballo".

Il comitato ribadisce qualora ce ne fosse bisogno che dalle parole si dovrebbe passare a misure concrete. "Tap - asseriscono - non sta fornendo alternative, non ha nessuna intenzione di variare il progetto e sta continuando la progettazione a San Foca forte di un trattato internazionale ratificato sventolando 'alternative'. L'unica alternativa possibile, vista la palese inutilità dell'opera, è bloccare il progetto, che oltre al danno ambientale porterebbe un danno economico al Paese come tante infrastrutture inutili, cattedrali nel deserto".

"Peccato che il deserto in questione - concludono - tanto deserto non è. Vista la figuraccia fatta dai deputati pugliesi Bellanova e Palese noi continuiamo a chiederne le dimissioni nel tentativo di avere in parlamento gente che veramente ha a cuore il suo territorio".

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