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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Melendugno

Sondaggi in mare per il gasdotto: il Comune chiede accesso immediato agli atti

L'amministrazione di Melendugno ha chiesto a capitaneria di porto, Noe, Arpa di verificare la sussistenza di tutte le autorizzazioni e di accedere a tutte le procedure che hanno consentito a Tap l'avvio delle ispezioni nelle acqua della marina di San Foca

MELENDUGNO - Tra il Comune di Melendugno e il consorzio Tap l’invisibile linea di tensione non si allenta. Anzi, la contrapposizione va avanti al ritmo di un rilancio al giorno. L’ultimo atto è una richiesta di accesso agli atti che l’amministrazione comunale guidata da Marco Potì ha rivolto agli enti interessati: l’ufficio circondariale marittimo di Otranto, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri e l’Agenzia regionale per l’ambiente.

Sollecitata la verifica di tutti gli autorizzativi dei sondaggi in corso da metà dicembre nelle acque di San Foca e copia delle procedure amministrative concesse per la realizzazione degli stessi. Il Comune di Melendugno, parte direttamente coinvolta nel progetto di gasdotto, intende far ricorso a tutte le forme di tutela previste dall’ordinamento e minaccia il ricorso all’autorità giudiziaria nel caso in cui la sua richiesta non dovesse, entro 30 giorni,  essere soddisfatta.

Non solo: nell’ipotesi in cui si riscontrasse la carenza di autorizzazioni, si intima di procedere immediatamente alla sospensione dei sondaggi. Già a dicembre scorso, ricorda Potì, l’associazione degli Ecologisti democratici rivolse analoga istanza al ministero dell’Ambiente. Il direttore generale, Mariano Grillo, precisò che il destinatario di quel tipo di richiesta era la capitaneria di porto di Otranto. Della nota dell’amministrazione comunale è stata messa a parte anche la Procura della Repubblica di Lecce.

Dal canto suo Tap comunica con una nota che sono quasi terminati i rilievi geotecnici condotti dalla “Nautical Tide”. Resta da raccogliere, è scritto, un solo campione, a 400 metri dalla costa e a una profondità di circa 11 metri, “un punto nel quale per operare in sicurezza la nave ha bisogno di condizioni del mare particolarmente favorevoli”. La fine di questa fase dei sondaggi è comunque in programma per il 2 marzo.

Tap rivendica anche di aver agito nel pieno rispetto delle “autorizzazioni ottenute e in costante comunicazione con le autorità portuali; Tap continua ad essere trasparente e a comunicare tutte le sue attività così che le comunità interessate al  progetto possano essere pienamente informate”. La precisazione segue gli allarmi lanciati dallo stesso Potì, ma anche da diversi frequentatori della marina melendugnese, sul presunto "sforamento" della distanza dalla linea di costa (400 metri) da parte della "Nautical Tide" il cui segnale per il rilevamento della posizione è in avaria da venerdì: fatto che ha dato adito ai timori e ai sospetti.

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