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Sospesi controlli sulle caldaie non a norma: evitata alle famiglie altra batosta

Una intesa è stata raggiunta nell'incontro di questa mattina tra l'assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido e i rappresentanti della società di Maglie che ha effettuato i controlli sugli impianti domestici

LECCE - I leccesi possono tirare un sospiro di sollievo, evitando così di incappare nei controlli delle caldaie non a norma, con i conseguenti verbali: esborso immediato di 30 euro e una diffida alla messa a norma entro 30 giorni, pena un'ulteriore sanzione di 150 euro. Una intesa infatti è stata raggiunta nell'incontro di questa mattina tra l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido e i rappresentanti della società di Maglie che ha effettuato i controlli sugli impianti domestici: sospensione dei controlli relativi ai sistemi di termoregolazione interna degli impianti nell’ambito delle verifiche gestite dalla "V.I.T", la società cooperativa affidataria del servizio del Comune di Lecce. In altre parole: i controlli saranno effettuati seguendo i canoni ordinari, accertando cioè l’eventuale esistenza di fumi fuori norma immessi in atmosfera e non, piuttosto, la presenza di valvole termostatiche (costo che ammonterebbe a circa 800 euro) e di un cronotermostato o dello sbocco della canna fumaria al di sopra del tetto dell’edificio.

I rappresentanti della società magliese, infatti, hanno sottoscritto un documento con il quale si sono impegnati a sospendere tutt ele verifiche ma a patto che ambiente e salute risultino salvaguardati da una positiva analisi dei fumi. "L’obiettivo, infatti - si legge in una nota di Guido - è quello di alleggerire il carico di incombenze economiche che gravano sui cittadini leccesi, costretti a pagare negli ultimi tempi diversi balzelli".

Nel corso della riunione odierna è emerso che la V.I.T, durante i controlli effettuati nelle scorse settimane, avesse rilevato l’obbligo di utilizzare valvole termostatiche su tutti i radiatori installati nonché l’attivazione di un cronotermostato entrando così nel merito del sistema di termoregolazione interno, a prescindere dalle risultanze delle analisi sui fumi immessi in atmosfera dall’impianto in questione. La spesa per le famiglie non dotate di questi dispositivi, comprensiva della tariffa dovuta alla società affidataria del servizio, ammonterebbe a circa 800  euro. 

“Quello che mi sta a cuore più di ogni altra cosa - ha commentato l’assessore alla Politiche ambientali - è la salute dei cittadini. Non vedo perché si debbano consentire simili vessazioni dal momento in cui l’analisi dei fumi immessi nell’aria risulti positiva e rientri nei parametri previsti dalla legge. Ho chiesto ai rappresentati della ditta di cominciare a pensare ad un eventuale riorganizzazione del servizio mentre, io, dal canto mio, con il mio staff, di qui a breve, predisporrò una nuova campagna informativa per la cittadinanza per rimarcare l’importanza dell’efficienza e del soddisfacimento dei requisiti di legge per tutti gli impianti ai fini del risparmio energetico”. 

Ma Guido interviene anche sul piano politico rilevando, “ancora una volta, tentativi di strumentalizzazione da parte di alcuni esponenti dell’opposizione consiliare. Mi sembra che la vicenda sia stata risolta nella migliore maniera possibile salvaguardando non solo l’ambiente e l’aria che respiriamo in città ma anche le tasche dei cittadini, non solo quelle di coloro che ancora non sono stati sottoposti ai controlli ma anche quelle di coloro i quali si sono visti già accertare l’anomalia tecnica in questione. Con i titolari degli impianti termici, infatti, è stata concordata  anche la sospensione di ogni effetto derivante da accertamenti precedenti”.

La soddisfazione di Confartigianato imprese Lecce

"E’ un importante risultato per i manutentori e per gli utenti", commenta con soddisfazione il presidente della categoria Impiantisti termoidraulici di Confartigianato, Antonio Mancarella. "Ringraziamo l’amministrazione, in particolare il sindaco Paolo Perrone e l’assessore Andrea Guido, per la sensibilità e la prontezza dimostrata nel risolvere la questione a vantaggio dei cittadini. L’intesa raggiunta - sottolinea Mancarella - fa chiarezza su una questione ingarbugliata e che rischiava di avere gravi conseguenze sui bilanci delle famiglie leccesi. L’accertamento delle verifiche secondo i canali ordinari riporta la vicenda sui binari della coerenza e dell’equità venuti meno in seguito ai controlli effettuati dagli ispettori della Vit. L’auspicio - aggiunge il presidente - è che si possa proseguire nella strada intrapresa dall’Amministrazione, nel pieno rispetto dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. Ora - conclude Mancarella - ci attendiamo di essere convocati dal Comune".

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