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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sottovia, il Pd propone una rotatoria o un incrocio

Per Rotundo sarebbero due le soluzioni per risolvere il problema e i disagi in viale Leopardi. Il consigliere Borgia, della maggioranza, sull'ipotesi sensori: "E il filobus dove verrebbe deviato?"

LECCE - Più che una rotatoria, una chicane. E' questa l'ipotesi di soluzione "strutturale" alternativa al sottopasso di viale Leopardi presentata dal capogruppo del Partito democratico Antonio Rotundo. Insieme a lui, in conferenza, il segretario cittadino Fabrizio Marra, la consigliera comunale Angela Maria Spagnolo e quella di quartiere Livia Faggiano. Il Pd è dunque tornato alla carica riproponendo, con qualche passaggio in più, quanto già detto il 5 novembre con un comunicato stampa (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23719).

Quanto ai dettagli del progetto, Rotundo ha rinviato l'illustrazione ad un secondo momento, dichiarando la disponibilità ad affiancare i suoi tecnici di fiducia a quelli dell'esecutivo cittadino che, per la verità, ha già preliminarmente risposto picche con l'assessore Giuseppe Ripa. "I tecnici da noi consultati hanno espresso parere diverso - ha ribadito Rotundo - affermando che è possibile realizzare sia una minirotatoria che rispetti le dimensioni previste dalla normativa vigente per i centri urbani, che un incrocio a raso con semaforo".

La necessità di una soluzione definitiva ed efficiente

"L'obiettivo è una soluzione definitiva ed efficiente sia dal punto di vista della sicurezza che da quello della mobilità", ha precisato Livia Faggiano che, nei giorni scorsi, si è incaricata di raccogliere i pareri dei residenti e dei titolari di esercizi commerciali che lamentano una notevole diminuzione degli affari (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23845). Nel corso della conferenza è intervenuto anche l'ingegner Luigi Luca, che vive nelle vicinanze e che ha fatto notare come le griglie per la raccolta dell'acqua piovana dislocate in zona siano del tutto insufficienti.

"L'opposizione a Palazzo Carafa - ha precisato Marra - è propositiva come dimostra questa iniziativa che smentisce il refrain ripetuto dalla maggioranza di un Pd che sa dire solo no". Rotundo, che ha etichettato come inadeguato il provvedimento tampone con il quale l'amministrazione comunale ha disposto la chiusura del sottopassaggio in caso di pioggia abbondante, ha espresso delle riserve anche sulla soluzione prospettata dall'esecutivo cittadino di installare dei sensori che possano prevenire per tempo il verificarsi di situazioni di pericolo, quale quella che costò la vita all'avvocato de Pace nel luglio 2009 oppure quella che stava per trasformarsi in tragedia il 3 di novembre (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23666).

Con il sottovia chiuso resterebbe il problema del filobus

Anche il consigliere di maggioranza Gianluca Borgia è voluto intervenire sulla questione facendo presente come, risolto il problema sicurezza con l'installazione dei sensori, resterebbe quello viabilità, "essendo state le linee di alimentazione elettrica già realizzate". Proprio un mese addietro il sottovia era stato chiuso non per l'inclemenza del tempo ma perché un automezzo aveva accidentalmente tranciato alcuni cavi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23408).

In buona sostanza, il filobus non potrebbe essere deviato. "Questa mia riflessione - ha concluso il rappresentante della lista ‘Lecce città del mondo'- ha lo scopo di consentire di programmare per tempo efficaci soluzioni al problema sopra esposto, evitando così di prendere decisioni pasticciate e non studiate per l'emergenza".

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