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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Gallipoli

Stadio, perché gli ettari di Coppola sono "fuorigioco?"

Nell'ultima seduta del Consiglio declinata la proposta di donazione e vendita e approvato il bando per l'acquisto dei terreni per la struttura polifunzionale. Pd pungente e c'è chi si chiede il perché


GALLIPOLI - Vicenda terreni per lo stadio, nuova puntata. Con un iter, quello intrapreso dall'amministrazione comunale, che va avanti per la sua strada. Con una reiterata proposta di donazione integrata con la vendita, a prezzo equo, dei lotti mancanti (per soddisfare le esigenze di spazio richieste dal progetto di finanza del Comune) non presa in considerazione e ufficialmente declinata, e con alcuni interrogativi ridondanti che cittadini, tifosi e forze politiche di minoranza si pongono chiedendo lumi agli inquilini di Palazzo Balsamo. C'è anche qui esibisce non progetti, ma simulazioni grafiche di quanti siano realmente 8 ettari di terreno necessari per realizzare un centro polifunzionale sportivo e un centro fieristico e commerciale, e si chiede: ma se il Comune ha, in linea di massima, necessità di otto ettari (e magari può risparmiare comprandone solo 4 e gli altri quatto ricevendoli in dono) che differenza ci può mai essere tra otto ettari posti nella zona nord della città, o in quella sud (ovviamente in zona non vincolata), o da un altra parte?

Domanda legittima e che segue alle determinazioni assunte nell'ultima seduta del Consiglio comunale gallipolino dove il consigliere Giuseppe Coppola nel suo intervento in chiusura dei lavori, ha rinnovato la proposta di donazione per contro della sua famiglia, di quattro ettari di terreno nella zona nord della città, in prossimità della superstrada per Lecce, e manifestato la volontà di cedere altrettante porzioni di terreno, adiacenti a quello in donazione, per venire incontro alla necessità di "spazio" manifestata dall'amministrazione comunale. Dopo la sua uscita dall'aula, la maggioranza ha deciso invece di scartare tale ipotesi, votando per l'approvazione della delibera complessiva tesa a "migliorare la qualità ambientale nel territorio comunale". Della serie…per realizzare il progetto successivo di finanza è necessario andare avanti e reperire (e quindi acquistare) i terreni ritenuti "adatti" alla causa.

I dubbi del Pd: "Non avremo lo stadio nemmeno per il prossimo campionato"

Dal gruppo consiliare si leva più di qualche perplessità sulla decisione assunta dalla maggioranza di governo. E i consiglieri Schirosi, Greco e Mariello evidenziano: "Anzitutto non si sa quanto sia seria la volontà degli amministratori. Non è partito ancora il bando di gara, non è nemmeno chiaro il progetto di finanza tanto reclamizzato da circa un anno, né si sa quando saranno pubblicizzati gli atti e quali tempi tecnici sono indispensabili e utili per definire tutta l'operazione in cui ci si vuole impantanare inseguendo una probabile soluzione. E intanto facciamo ridere il Paese intero, mentre la nostra squadra vive nell'assoluta precarietà! Con la rotta cocciutamente intrapresa dall'amministrazione non avremo lo stadio nemmeno per il prossimo campionato! E si rinvia alle calende greche, in attesa delle elezioni regionali e di un'altra vendemmia. Come non si vuole provvedere all'edilizia popolare, alla pulizia e all'ordine della città, così oggi si tergiversa per un minimo di impiantistica sportiva.

Per scongiurare lungaggini politico-burocratiche e acquistare tempo, la minoranza ha ritenuto giusto condividere la proposta tempestiva della famiglia Coppola, che dona a titolo gratuito 4 ettari e 4 li offre in vendita ad un prezzo congruo pattuito con l'amministrazione comunale. Ne sarebbe proprietario il Comune che a gara pubblica affiderebbe a privati l'opportunità d'investire nella costruzione dello stadio, predisponendo un'area per attività commerciali e fieristiche con servizi necessari, parcheggi inclusi. Otto ettari, strategicamente ubicati, sono più che sufficienti. La maggioranza ha scartato questa ipotesi che ha una realizzazione immediata ed ha invece votato una delibera che dovrebbe, a suo dire e chi sa quando, "migliorare la qualità ambientale nel territorio comunale". Chi vivrà vedrà. Adesso si vada a votare. Tutto il resto potrà aspettare insieme con promesse e speranze. Nient'altro da dire. ‘Spetta ciucciu meu ca mo rriva la paja nova!".

Gli interrogativi dei cittadini: "Otto ettari? Ci sarebbe spazio per contenere anche San Siro"

Ma perché gli otto ettari messi a disposizione dalla famiglia Coppola sono finiti per così dire in fuorigioco? Se lo chiedono diversi cittadini ionici, anche fuori sede, tifosi e non, che sul tema caldo dello stadio vogliono vederci chiaro e avere risposte concrete. Anzi c'è anche chi ha fatto di più (nello specifico due assidui lettori, Gianmarco Pizzileo e Alessandro Ferraro, quest'ultimo creatore delle immagini riprodotte a corredo dell'articolo), che hanno evidenziato come si rischia di "perdere 1'occasione unica per avere qualcosa di concreto a Gallipoli", magari solo per colpa di un…capriccio.

Valutazione che parte dall'analisi degli ettari di terreno messi a disposizione da subito dalla famiglia Coppola e che conterrebbero (mantenendo le proporzioni) lo stadio Antonio Bianco, il Palazzetto di Cittadella (Padova), la piscina coperta di Galatone, il polo fieristico di Galatina, campi da tennis e calcetto da dare in gestione, il supermercato ‘Famila' di Gallipoli. E rimarrebbero un sacco di spazi da utilizzare per viabilità, parcheggi e quant'altro. E solo per lo stadio poi, ci sarebbe spazio a sufficienza per contenere addirittura un impianto "imponente" come quello di San Siro. Ragionando per eccesso…ovviamente. E allora la domanda (ma il Comune ha già detto la sua: "Per il nostro progetto cerchiamo altro…) resta sempre quella: perché non è stata accettata la proposta dei Coppola?

Stadio, perché gli ettari di Coppola sono "fuorigioco?"

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