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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Statale 16, il difensore civico boccia il progetto: “Devastante e faraonico”

Giorgio De Giuseppe, della Provincia di Lecce, si schiera a fianco degli ambientalisti a favore della "strada parco" e chiede un ripensamento radicale dell'opera: "Non si può permettere di deturpare un territorio bello e storico"

LECCE – Giorgio De Giuseppe dalla parte degli ambientalisti e contro il progetto “devastante” e “faraonico” della strada statale 16: il difensore civico della Provincia di Lecce raccoglie l’appello del Forum ambiente e salute, rivolto all’assessore regionale Angela Barbanente, perché nel tratto Otranto-Maglie l’arteria divenga la prima “strada parco”, in coerenza col piano paesaggistico territoriale regionale.

“Finalmente – sottolinea in una nota - sul devastante progetto di allargamento della strada statale 16 nel tratto Otranto-Maglie, viene avanzata una proposta pienamente condivisibile, anche se in zona Cesarini. Niente quattro corsie, niente cavalcavia in cemento, niente serpentoni complanari, che compromettono testimonianze storiche da salvaguardare e valorizzare, niente distruzione di preziose testimonianze della civiltà contadina, niente espianto di ulivi, 268 dei quali sono censiti come monumentali”.

“L’attuale progetto – chiarisce -, malgrado i tentativi di miglioramento in corso, resta assurdo, devastante, faraonico! È incredibile che il governo, da una parte cerchi di tagliare spese inutili, dall’altra consenta all’Anas di deturpare irrimediabilmente un territorio la cui bellezza e storia impongono cautela e rispetto”.

Il vecchio progetto, senza studi di impatto ambientale e di costi/benefici, ha bisogno, secondo il difensore civico, “non di piccole e marginali modifiche, ma di radicali cambiamenti”, secondo una impostazione completamente diversa: “Sono sacrosante – puntualizza - le richieste dei lavoratori, ma sin quando non ci sarà il nuovo progetto, bisognerà per loro sfruttare gli ammortizzatori sociali e le varie ipotesi di utilizzazione”.

“La Regione – conclude - deve intervenire sul governo per impedire una spesa inutile, mentre è auspicabile che i consiglieri regionale e i parlamentari  seguano la questione coerentemente con i reali interessi del territorio”.

 

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