Stop al concorso per vigili urbani. Perrone spiega il perché
Perrone interviene dopo la decisione di sospendere il concorso per 32 vigili urbani. Lo scopo è quello di sottrarre la selezione alle pressioni della campagna elettorale: "Il lavoro è un argomento troppo importante"
LECCE - Dopo la decisione di "congelare" il concorso per 32 vigili urbani per il corpo di polizia municipale di Lecce, il sindaco, Paolo Perrone interviene per chiarire i motivi che lo hanno portato ad assumere tale decisione, concordata ad inizio settimana nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Carafa. Il Pd, per bocca di Antonio Rotundo, si è detto favorevole ma non mancano voci contrarie: tenere in sospeso 3 mila 700 aspiranti candidati, in campagna elettorale, è un fatto discutibile tanto che sarebbe pronto un esposto, come comunicato qualche giorno addietro da Giovanni D'Agata, dell'Italia dei valori.
“Lungi da noi - chiarisce Perrone - il desiderio di tenere appese 3 mila 700 persone che sperano in un posto di lavoro: potendo, assumeremmo davvero tutti, ma non possiamo farlo. E, come se non bastasse, la legge 111 del 2011, la cosiddetta manovra estiva, ci impedisce anche di assumere i vincitori di quel concorso fino alla fine del 2012, stanti i parametri del Comune. Infine, non da ultimo, vogliamo sottrarre un argomento delicato come quello del lavoro alle polemiche e alle strumentalizzazioni da campagna elettorale. Ecco perché abbiamo deciso di sospendere il concorso per vigili urbani”.