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Anche a Lecce finisce l’era del circo con animali. Pronta una mozione

Su proposta dell'assessore all'Ambiente, Andrea Guido, arriva in consiglio comunale un documento per dire stop allo sfruttamento. Si segue così l'esempio di Brindisi: in futuro spazio solo a clown, prestigiatori e trapezisti

LECCE – Dopo Brindisi, anche Lecce sbarra le porte al circo con animali. A distanza di pochi mesi dall’ordinanza varata dal sindaco del capoluogo messapico, Mimmo Consales, anche l’amministrazione comunale di Lecce accelera i tempi.

Nel corso dell’ultima seduta di giunta, l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, ha proposto di interdire su tutto il territorio di competenza l’utilizzo di animali in spettacoli e manifestazioni di qualsiasi genere: il governo cittadino ha deciso, nell’ottica della maggiore convergenza possibile, di demandare la questione al Consiglio comunale dove Daniele Montinaro, del gruppo Grande Lecce, presenterà una mozione che troverà il sostegno di tutte le forze politiche. Basta dunque con tigri in gabbia ed elefanti costretti a prendersi per la coda e girare in tondo.

“Da diverso tempo - sottolinea Guido - lo spettacolo circense è messo sotto accusa dalla crescente sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli animali, sensibilità divenuta ormai vera e propria acquisizione culturale. Succede spesso, in effetti, che gli animali, per la loro intera esistenza, siano obbligati in angusti spazi, trasportati all’interno di veri e propri container in condizioni non proprio adeguate, in molti casi con l'ausilio di mezzi coercitivi, e siano costretti ad seguire a comando, sotto il giogo della frusta, esercizi contrari alla loro natura”.

Lo stesso Guido ha contattato il circo di Nando Orfei che, a fine anno, sarà il primo ad arrivare a Lecce senza animali al seguito. Già nel 2009, l’amministrazione ha emanato un regolamento che proibisce lo sfruttamento degli animali per accattonaggio o l’esposizione in vetrina. Con questo ulteriore passo il Comune di Lecce fa il definitivo, e atteso, passo in avanti anche in virtù della sua candidatura a capitale europea della cultura nel 2019. “Se Lecce si propone come punto di riferimento culturale non solo nel panorama regionale, ma in quello nazionale ed europeo – ha concluso l'assessore - non può accogliere chi sfrutta queste povere bestie per diletto”.

Sempre sul fronte della tutela degli animali e in particolare del randagismo, Guido ha fatto sapere che è oramai pronto il bando, condiviso con la maggior parte delle associazioni di volontari, per la gestione dei cani ospitati provvisoriamente nella struttura sanitaria comunale che da diversi mesi sta accogliendo quelli che sarebbero destinati al canile comunale, oggetto però di un sequestro che impedisce tassativamente di aumentarne la capienza. 

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