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Gratis con l'auto dietro le strisce blu, ecco chi sono i 500 fortunati

La richiesta di sapere a chi il Comune consegna i pass è di Codacons. Il consigliere all'opposizione Salvemini rinuncia. L'assessore alla Mobilità parla di strumentalizzazione. Ma è lecito che il cittadino sappia chi non paga?

 

LECCE – Non sappiamo se sono i venti della cosiddetta anti politica, che molti invece iniziano a considerare il nuovo modo di intendere la politica, oppure quella rivendicazione popolare di accesso alla politica che rifiuta a priori, almeno nelle buone intenzioni,  di entrare a fare parte, una volta eletti, nella casta dei privilegi. Piccoli segnali, in una città distaccata da se stessa, si avvertono, a prescindere dal bollo strumentalizzazione che gli schieramenti politici, e  i loro rappresentanti, applicano sistematicamente quando la richiesta di conoscere a chi i privilegi e i criteri con cui vengono elargiti, spinge.
 
Piccole cose anche a Lecce. E già qualcosa, chiedere. Codacons, per esempio, dice di volere sapere dal sindaco chi sono i fortunati possessori pass auto, numero 500, grazie ai quali la sosta auto al di là delle strisce blu non si paga. Richiesta legittima o strumentale ? Carlo Salvemini, consigliere di centro sinistra all’opposizione a Palazzo Carafa, prende la balla al balzo, ammette  sul suo blog che nella consiliatura tra il 2003 e il 2007 ha utilizzato sì il pass ma poi scrive all’assessore alla Mobilità Luca Pasqualini per dirgli che questa volta del pass ne fa volentieri a meno. “Sono costretto, come i miei colleghi – questo un passaggio della lettera per Pasqualini - a recarmi giornalmente a  Palazzo Carafa per il lavoro delle commissioni e del Consiglio. Quando non mi è possibile usare la mia bicicletta sono costretto a  prendere l’auto e in quel caso a cercare parcheggio a pagamento in zona centrale. Quand’anche dovessi pagare cinque ore continuative per cinque giorni la settimana per un mese intero  (circostanza rara) la spesa complessiva ammonterebbe a circa 105  euro, l’equivalente di 3 gettoni di presenza in commissione.  Quindi con una mezza giornata trascorsa al Comune posso tranquillamente farvi fronte”. 
 
Non ne possono fare a meno, invece, quei 12 tra parlamentari e consiglieri regionali, ai quali è stato garantito il pedaggio delle auto nelle strisce blu. Per fare solo un esempio.
 
Secca la replica dell’assessore alla Mobilità: “Ho letto e ho ascoltato le dichiarazioni rilasciate ai media dal consigliere Carlo Salvemini riguardo la sua decisione di restituire il permesso per il parcheggio in città rilasciato agli amministratori di Palazzo Carafa. Mi preme sottolineare, tuttavia, che lo stesso Salvemini si comportò in maniera diametralmente opposta nella consiliatura 2002-2007, allorquando firmò e conseguentemente ritirò il pass per il parcheggio destinato ad assessori, consiglieri e dirigenti comunali”. 
 
“E’ del tutto, evidente – aggiunge - che la posizione assunta oggi dall’interessato sia puramente strumentale, dettata da logiche politiche piuttosto che da ragioni ‘democratiche’: anche in quei cinque anni, infatti, il buon Salvemini avrebbe dovuto sentirsi uguale a tutti gli altri cittadini che non godono di tali benefici restituendo il pass, ma ha preferito tacere”.   
 
Quelli che c‘erano prima. “Quanto all’elenco dei 500 pass auto gratuiti chiesto a gran voce da Salvemini – spiega Pasqualini - è necessario rimarcare il fatto che l’unico elenco a disposizione dei diretti interessati e tuttora in vigore è quello risalente al 2009, realizzato dall’allora assessore Giuseppe Ripa. I nuovi permessi, infatti, ad eccezione di quelli distribuiti ad assessori, consiglieri e dirigenti comunali - non sono stati consegnati ancora alle istituzioni. Sarà il Consiglio comunale – conclude - così come ha indicato il sindaco Paolo Perrone -  a prendere posizione in maniera chiara ed inequivocabile sulla vicenda al fine di arginare ogni ulteriore tentativo di polemica politica e scrivere la parola fine su una querelle che appare sterile e stucchevole. Ad ogni buon conto in allegato rimetto l’elenco dei pass auto rilasciati alle istituzioni”. 
 
Ed ecco i fortunati che usufruiscono dei pass della discordia. C'è un po' di tutto. Vada per Giustizia e Forze dell’ordine ma “Uffici vari” (211 pass), associazioni e confraternite, Organi di informazione numero 19 pass (la nostra testata non possiede pass)  e “Personalità”, 12 in tutto, tra parlamentari e consiglieri regionali. 
 
Giustizia (Tribunale, Direzione antimafia, Commissione tributaria, Avvocatura dello Stato, Corte d’appello, Procura generale, Tar): n. 36
 
Forze dell’ordine (Polizia giudiziaria, Guardia di finanza, Ros, Distretto militare, Questura, Comando carabinieri) : n. 33
 
Uffici vari (Provincia di lecce, Agenzia delle entrate, Asl, Ant, Inps, Prefettura, Camera di commercio, Enel, Lupiae servizi, Anas, Sobarit, Sgm, Siae, Alba service) : n. 211
 
Associazioni (associazione terza eta’, la cascina, istituzione, u.s. lecce, confr. alcantarine, curia, conf. madonna della fiducia, coop. l’artigiana, confartigianato) : n. 49
 
Organi di informazione: n. 19
 
Comune (sindaco, assessori, consiglieri, circoscrizioni, dirigenti, difensori civici, uffici vari, segretario generale, direttore generale) : n. 124
 
Personalità (parlamentari e consiglieri regionali) : n. 12
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