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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Sul ring di "Iskenia" Rotundo affonda di sinistro...

Il deputato, che concorre alla carica di sindaco per l'Unione, evidenzia la cronologia dei fatti sul presunto caso di speculazione edilizia e attacca Perrone e assessore Tondo: "Dite cose non vere"

Il dibattito politico s'infiamma, la scadenza elettorale si avvicina, gli attacchi frontali si fanno sempre più pressanti. Quello conosciuto come "caso Iskenia", a detta di chi ha spulciato fra carte e documenti, potrebbe delinearsi come il più grande caso di speculazione edilizia al quale sarebbe sottoposta la città: società anonime con sede nel Lussemburgo, che hanno acquistato a 1 euro e 86 centesimi al metro quadro terreni agricoli che sarebbero stati trasformati dal Piano urbanistico in zone edificabili. Qualcuno che sarebbe stato a conoscenza delle varianti, secondo Mario De Cristofaro, candidato sindaco nella lista dei Socialpopolari. Fu lui a rompere gli indugi e a lanciare una denuncia dirompente. Era da poco iniziato il 2007. Subito dopo si accodò Antonio Rotundo, oggi sostenuto dalle forze di centrosinistra nella corsa a Palazzo Carafa. Nelle scorse settimane, l'arrivo della guardia di finanza nella sede del Municipio, per sequestrare diversi atti. Ad aprire l'indagine è stato il pubblico ministero Marco D'Agostino.

Ieri sera, durante il dibattito sulla campagna elettorale andato in onda su TeleRama, nel corso della trasmissione "Open", l'argomento è uscito nuovamente fuori. Non poteva essere altrimenti. Insieme alla metropolitana di superficie, il "caso Iskenia" è diventato il cavallo di battaglia di chi concorre alla candidatura, in opposizione al centrodestra, il quale a sua volta voterà per l'attuale vicesindaco, Paolo Perrone. Sotto riflettori e telecamere, Antonio Rotundo aveva promesso di riepilogare, con precisione cronologica, gli atti della vicenda. Ed è stato di parola: questa mattina Rotundo ha convocato una conferenza stampa, evidenziando date e dettagli. E lanciando strali di fuoco verso Perrone, ma anche nei confronti dell'assessore all'Urbanistica Angelo Tondo: "Hanno dichiarato cose non vere", ha detto il deputato diessino. Iniziando a spulciare fra gli eventi.

"Il primo atto formale - ha dichiarato Rotundo - è il rogito notarile del 30 settembre 2004, con cui la società Iskenia acquista 28 ettari di terreno, a destinazione agricola, come confermato dalla certificazione del dirigente comunale, architetto Raffaele Attisani. Il 13 dicembre del 2004 la Giunta comunale, con delibera, numero 819, dà formalmente l'avvio alle procedure pubbliche di adozione del Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale. Il 17 gennaio del 2005 si avvia quindi la procedura pubblica di consultazione per l'adozione del Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale con un'assemblea pubblica nella sala consiliare del Comune".

"Il 10 giugno del 2005 - ha proseguito ancora Rotundo - la Giunta municipale, con delibera numero 389, ha approvato la proposta di adozione del Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale alla presenza del vicesindaco Paolo Perrone. Il 21 dicembre del 2005 la maggioranza in Consiglio comunale, come previsto dalla legge regionale, su proposta della Giunta, adotta il Documento programmatico preliminare che contiene la variazione di destinazione urbanistica dei terreni in questione che diventano area di nuova urbanizza ricettiva e residenziale e in piccola parte insediamento periurbano e rurale. E' presente in aula il vicesindaco Paolo Perrone".

"Dalla scansione delle date - ha continuato il candidato del centrosinistra - risulta che Perrone ieri sera (durante la trasmissione "Open", n.d.r.) ha detto cose non vere ai cittadini leccesi in diretta tv: le carte dimostrano che era presente sia nella riunione di Giunta che ha adottato il provvedimento utile alla variazione di destinazione d'uso dei terreni, sia alla riunione di Consiglio che ha approvato in modo definitivo il Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale". Non solo. Perché "l'assessore all'Urbanistica Angelo Tondo - ha continuato - nell'intervista al Corriere della Sera del 22 aprile 2007 ha dichiarato cose non vere ai cittadini: gli imprenditori che si celano dietro Iskenia non possono aver acquistato i terreni, dopo aver scaricato da Internet la destinazione d'uso degli stessi, perché l'acquisto è avvenuto quasi un anno prima della variazione di destinazione urbanistica".

Rotundo ha quindi chiesto che "il vicesindaco Perrone convochi immediatamente, e comunque prima del voto, la società Iskenia, e, successivamente, informi la città sui progetti che si intendono perseguire su quei terreni".

Tutta la cronologia della vicenda Iskenia, secondo i dati forniti dall'onorevole Antonio Rotundo

La piantina della città di Lecce, con le zone segnate dalle varianti al Piano urbanistico generale

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