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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sulle progressioni verticali, il Tar dà torto alla Provincia di Lecce

Secondo il parere del tribunale leccese, l'ente ha forzato ed errato l'applicazione della legge da parte in merito alla graduatoria del profilo istruttore amministrativo-contabile. Accolte le censure avanzate da alcuni dipendenti

LECCE – La graduatoria delle progressioni verticali, approvata dalla Provincia di Lecce, è illegittima. A dirlo sono due sentenze di analogo contenuto, datate 2 gennaio 2012, del Tar di Lecce, che accoglie le censure avanzate da alcuni dipendenti dell’ente, rappresentati e difesi dagli avvocati Cataldo Balducci e Fernando Caracuta. Risultano, dunque, illegittime le graduatorie approvate relative alla categoria C, quello del profilo istruttore amministrativo-contabile.

Il Tar ha ordinato con tale decisione all’amministrazione di attribuire ai lavoratori un punteggio maggiore rispetto a quello illegittimamente riconosciuto. La controversia ha avuto origine dalla errata e forzata applicazione della legge da parte dell’amministrazione, che ha preteso di interpretare le disposizioni del bando alla luce della vecchia disciplina e nomenclatura precedente la privatizzazione del pubblico impiego.

Il tribunale amministrativo leccese, condividendo l’interpretazione dei ricorrenti, ha individuato nei criteri ispiratori della riforma avviata nel 1992, alla luce dei quali interpretare le disposizioni del bando per le progressioni verticali. Il Tar, aderendo ai molteplici motivi di doglianza prospettati dai ricorrenti, ha concluso per l’illegittimità dell’operato dell’amministrazione riconoscendo agli stessi un punteggio che li colloca in posizione utile in graduatoria e che consentirà agli stessi di beneficiare della progressione verticale.

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