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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Scalo merci di Surbo, il bando va deserto. Ma Bellanova non demorde

La viceministra prende atto della mancanza di manifestazioni d'interesse, ma ritiene l'opera fondamentale per il rilancio. Dopo le feste, un incontro con il Gruppo Fsi, Sistemi urbani e Regione Puglia per una valutazione e una condivisione sul percorso

SURBO -  Era stata annunciata come un’infrastruttura dalle grandi potenzialità, un’occasione per la logistica al servizio dei tessuti produttivi. La verità è che il bando per lo scalo merci Lecce-Surbo è andato deserto. Nessuna offerta sul piatto. Ad annunciarlo, la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova. Con forte rammarico, per l’assenza di manifestazioni d’interesse.  

La viceministra salentina ha appreso la notizia oggi da Sistemi urbani del Gruppo ferrovie dello Stato italiane. Ma non demorde, poiché, spiega, “continuo a considerare il rilancio di quell’infrastruttura uno snodo strategico al servizio del sistema produttivo ed economico della Puglia e più in generale del Mezzogiorno”. Insomma, chiusa una partita, se ne giocherà un’altra.

“Prendiamo atto che evidentemente le condizioni per una risposta positiva, che pure l’incontro promosso in Confindustria nel settembre scorso aveva lasciato intravedere, non si sono determinate così come ci auguravamo”. Insomma, aggiunge, “la considero una battuta d’arresto ma non la parola fine su una strategia di rilancio infrastrutturale che, a maggior ragione alla luce delle azioni previste nel Pnrr, dei 5 miliardi destinati in Legge di bilancio alla linea adriatica Lecce-Bologna, della ridefinizione delle mappe Tent-T proposte dalla Commissione europea, del Decreto Zes, deve evidentemente trovare nuova linfa”. Morale: dopo la pausa natalizia, sarà programmato un incontro con il Gruppo Fsi, Sistemi urbani e Regione Puglia. Obiettivo: una valutazione e una condivisione sul percorso di rilancio.

Il bando di gara, pubblicato nell’agosto scorso, aveva come oggetto il recupero e la riattivazione dello scalo merci  Lecce-Surbo per un moderno hub logistico in grado di favorire il potenziamento del trasporto delle merci su ferro in linea con gli obiettivi strategici di rilancio del tessuto produttivo e logistico del Sud Italia. “Non a caso - dice Teresa Bellanova - quelle indicate rappresentano tutte le condizioni entro cui si inseriva il bando e la strategia di rilancio e valorizzazione dello scalo merci, in linea con un’esigenza che la stessa comunità economica pugliese e salentina aveva più volte manifestato e che avevo immediatamente colto all’indomani della nomina a viceministra”.

“Per questo – prosegue -, proprio nella sede di Confindustria, in occasione del sopralluogo allo scalo, ragionando sui punti di forza dell’infrastruttura, non ultima la sua prossimità con la tangenziale ovest e con la città, i collegamenti con i principali porti regionali e l’aeroporto del Salento, avevo affermato come il rilancio dello scalo proprio grazie al bando fosse anche nelle mani del territorio”.

Per tale motivo, il ministero aveva anche confermato l’impegno al finanziamento con risorse nazionali del progetto di riattivazione dello scalo, così come quello alla realizzazione di una piattaforma  digitale per erogazione servizi alla collettività nei comprensori dell’area industriale Lecce-Surbo. L’impegno finanziario, per inciso, era destinato alla progettazione per alla realizzazione di un primo stralcio. Ma per ora, il silenzio.

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