Surbo, sicurezza e politica. Non c'è accordo per un consiglio monotematico
Dopo le vicende dei giorni scorsi, nella conferenza dei capigruppo consiliari in cui si cercava una soluzione condivisa per rassicurare i cittadini, tensione tra Capone e Gentile. Maroccia: "Non c'è linea comune nella maggioranza"
SURBO - Successivamente ai fatti che hanno reso protagonista in questi giorni il Comune di Surbo, nel pomeriggio di oggi è stata convocata una conferenza dei capogruppo dell’attuale amministrazione, presieduta dal presidente del Consiglio, Daniele Capone, alla quale hanno preso parte i consiglieri Bianco, Gentile e Maroccia.
Più volte a mezzo stampa il sindaco Fabio Vincenti ha palesato la necessità e la sua stessa idea di convocare un consiglio monotematico per discutere di quanto accaduto e confrontarsi sulla linea da seguire. Ma nella conferenza di oggi, dalle prima battute e prese di posizioni del presidente Capone, si è capito che i consiglieri non fossero in linea col primo cittadino.
I consiglieri Maroccia e Gentile, infatti, in linea con l’idea di chiarezza e compartecipazione dei propri elettori alla vita amministrativa, hanno di comune accordo con fermezza ribadito la necessità di convocare un consiglio monotematico pubblico con le massime cariche competenti e le forze di pubblica sicurezza, nel quale poter dibattere e rassicurare i cittadini, evidenziando l’importanza di garantire a Surbo l’identità storica che merita, lontana da ombre che non dovrebbero appartenerle.
"Inaspettato ed eccessivo - spiega il consigliere comunale Maroccia -, è stato l’attacco verbale partito dal presidente del consiglio Capone ai danni della Gentile, con l’intento di far desistere la consigliera dalla suddetta richiesta, legittima e condivisa anche dal sindaco nei giorni scorsi, così come riportato anche da tutti gli organi di stampa".
"Una simile, repentina e violenta reazione - precisa -, lontana da quelle che erano le direttive del sindaco stesso, ci fa ben intendere che non ci sia un reale allineamento tra primo cittadino e alcuni consiglieri, in primis con il consigliere Capone: detto ciò, due sono le considerazioni che noi consiglieri di opposizione ci poniamo: o c’è una palese spaccatura nella veduta amministrativa e sociale dell’attuale maggioranza, oppure il sindaco pubblicamente dichiara opinioni facilmente condividibili ma poi dà altre disposizioni ai suoi consiglieri".