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Politica Gallipoli

Tagli a Sacro Cuore di Gesù. Chiarimenti in Consiglio

I dubbi e le ipotesi paventate sul ridimensionamento del nosocomio gallipolino al centro di una interrogazione rivolta all'assessore Fiore dal consigliere Barba. I nodi su Rianimazione e Ostetricia

GALLIPOLI - Troppo caos, troppi silenzi e troppe incertezze sul futuro della sanità pugliese e salentina in particolare. E la querelle politica si sposta in corsia. O quasi. Dalle code e le esasperazioni per il rinnovo delle esenzioni ticket al nodo dei possibili tagli dei punti nascita dei nosocomi di Gallipoli, Casarano, Scorrano e Galatina appannaggio del potenziamento dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Lecce, Tricase e Copertino. Dal quartiere generale della Asl leccese. il direttore generale Valdo Mellone ha tranquillizzato e rasserenato gli animi escludendo al momento l'attuazione delle intese Stato-Regioni sul ridimensionamento della spesa sanitaria. E quindi nessun nuovo taglio all'orizzonte. Ma dai banchi dell'opposizione regionale giunge il monito: "la Giunta Vendola faccia immediatamente chiarezza sulla situazione della Sanità in Puglia e soprattutto su quella relativa ai reparti ed agli ospedali del Salento".

A cominciare dal nodo dell'ospedale di Gallipoli, confermato presidio di primo livello dal "Piano regionale di rientro del deficit sanitario", ma che nei fatti deve fare i conti con previsioni e ipotesi che portano dritti dritti ad un ridimensionamento dell'attività operativa del "Sacro Cuore di Gesù". A cominciare dal punto nascita di Ostetricia. Ipotesi e voci su tagli e accorpamenti. E con la fatidica incompiuta della divisione di Terapia intensiva ancora chiusa e inoperosa. Tant'è che anche dal comitato degli iscritti della Cgil-Funzione pubblica del nosocomio è partito un appello "all'indignazione". E alla mobilitazione. Sul versante politico invece se ne parlerà presto, e si spera in maniera approfondita e chiarificatrice, in Consiglio regionale. Atteso che in queste ore un'interrogazione sulla questione sanità e sul caso dell'ospedale di Gallipoli, è stata presentata dal consigliere regionale del Pdl, Antonio Barba.

Quesiti e interrogativi posti all'attenzione dell'assessore al ramo Tommaso Fiore, con la sollecitazione anche propositiva per ottenere interventi risolutivi. "Per una città come Gallipoli e per la sua area territoriale di riferimento, che decuplicano i loro abitanti nel periodo estivo" scrive nel corpo dell'interrogazione Antonio Barba, "è cosa quanto mai necessaria e non più procrastinabile la riapertura del reparto di Rianimazione del proprio nosocomio. Tale reparto risulta essere chiuso da cinque anni e lo stesso potrebbe fornire al suo bacino d'utenza ben otto posti letto. Invece, a mo' dell'ennesima cattedrale nel deserto, assistiamo alla gravità di un reparto in tutto e per tutto pronto all'uso, i cui software vengono trimestralmente aggiornati, che rimane fermo e inoperoso, incapace di rispondere alle domande e alle richieste di salute pubblica del territorio. Più volte" continua la nota del consigliere regionale, "pubblicamente, gli operatori medici e paramedici hanno garantito che con poche decine di migliaia di euro questo reparto diventerebbe una struttura all'avanguardia in grado, finalmente, di far fronte ai bisogni prioritari dei cittadini gallipolini e dell'hinterland salentino tutto"

E ancora si chiedono lumi sul reparto di Otorinolaringoiatria, sempre del Sacro Cuore di Gesù, che "vive la condizione di Day Surgery, mentre sia le richieste dei cittadini che quelle del personale medico e paramedico andrebbero nella direzione di sollecitare l'attivazione di un vero e proprio sistema ospedaliero complesso in grado di rispondere concretamente alla domanda di salute di Gallipoli e dei comuni limitrofi" scrive Barba junior. Che conclude: "Si paventa che anche il punto nascita del reparto di Ostetricia del nosocomio di Gallipoli non darà più le risposte attese dai cittadini poiché una cervellotica riorganizzazione dei servizi in questione prevede l'attivazione dei punti nascita medesimi in sole tre strutture ospedaliere salentine, con tutto ciò che ne deriva in termini di disagi e complicazioni per le future mamme". Su queste questioni l'assessore Fiore è chiamato a fornire le sue risposte. Oltre la querelle politica che fa da contorno. E ad evitare il perdurare dei disagi e della confusione che regna ormai sovrana tra i meandri dell'ospedale gallipolino.

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