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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Taglio della fornitura di acqua prima del giorno festivo. Appello al ministro

La soluzione all'annosa questione sta nell'installazione dei contatori elettronici per singole utenze. Il problema è decidere chi se ne fa carico

LECCE – Gli esponenti locali di Area Popolare – Ncd chiedono direttamente al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, di porre fine all’annosa questione del taglio della fornitura di acqua che colpisce interi palazzi a causa della prolungata morosità di alcuni inquilini.

I casi sono oramai innumerevoli. Il responsabile per conto di Ap-Ncd nella zona 167 B di Lecce, Roberto Guercia, racconta che il 27 ottobre, presso la sede di Arca Sud (ex Iacp) si è tenuta l’assemblea del condominio “Tre stelle” di piazzale Siena nella quale si è deciso di dividere i costi dell'installazione dei contatori singoli elettronici tra l’istituto e gli inquilini. Nel palazzo 19 utenze su 24 sarebbero risultate in regola con i pagamenti delle utenze. E' quella infatti l'unica soluzione possibile per evitare che la chiusura del contatore unico, presente nella maggior parte degli immobili di edilizia popolare, colpisca tutte le famiglie residenti.

Già la sera di quello stesso giorno però - prosegue Guercia - tutte le famiglie dell’edificio si sono ritrovate senza acqua, fino alla mattina successiva quando la fornitura è stata riattivata dopo una comunicazione tra l’amministratore e Arca Sud. Un secondo taglio, però, è stato effettuato la sera di lunedì 31, quindi a ridosso di un giorno festivo, e questo ha comportato evidenti disagi: come noto, i problemi maggiori sono per anziani e bambini.

Il coordinatore provinciale di Ap-Ncd ha dunque deciso di rivolgersi al ministro, anche tenendo conto della richiesta avanzata all'esponente del governo, tramite una lettera, dall’associazione degli inquilini delle case popolari per un incontro urgente in prefettura alla presenza di tutti gli enti interessati: Regione Puglia, Acquedotto Pugliese, Arca Sud.

“La Regione e Arca – ha dichiarato Luigi Mazzei - dovrebbero attivare immediatamente le procedure di installazione dei contatori di sottrazione e garantire l'erogazione minima comunque alle famiglie in difficoltà economica. E' un intervento di equità sociale innegabile”.

Bisogna ricordare che un decreto legge firmato ad agosto dal Presidente del Consiglio dei Ministri delega all'Auotirà per l'Energia elettrica, il gas e il servizio idrico il compito di disciplinare la materia, di individuare i criteri per riconoscere il tipo di morosità, colpevole o incolpevole. In quest'ultimo caso il provvedimento indica l'obbligo di garantire la somministrazione di almeno 50 litri di acqua a persona al giorno. 

Nel 2014 una legge regionale è intervenuta per cercare di arginare il fenomeno, attribuendo ad Arca l'onere di farsi carico della morosità, per poi rifarsi sugli inquilini inadempienti, ma l'agenzia regionale ha sempre lamentato di non essere dotata dei fondi sufficienti. La vicenda si trascina da tempo immemore e l'unica soluzione concreta, come detto, risiede nell'installazione di contatori per singola utenza: si tratta di un intervento oneroso data l'ampiezza del patrimonio immobiliare .

A tal proposito il consigliere regionale Saverio Congedo ha presentato una interrogazione al presidente Emiliano per sapere "se il governo non ritenga di concordare con Aqp e Arca un meccanismo capace di assicurare il servizio secondo equità e trasparenza, provvedendo ad esempio all'installazione di contatori individuali".

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