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Scioglimento del consiglio per infiltrazioni: Tar respinge ricorso del sindaco

L'ex sindaco e i componenti della giunta avevano presentato istanza cautelare di sospensione degli atti che hanno sancito la fine dell'amministrazione

SURBO - Lo scioglimento del consiglio comunale di Surbo resta efficace a tutti gli effetti. La prima sezione del Tar Lazio ha infatti respinto la richiesta di sospensione cautelare del decreto del presidente della Repubblica del maggio scorso e della deliberazione del Consiglio dei Ministri del maggio del 2017.

Con quegli atti è stata sancita per infiltrazioni di tipo mafioso la fine dell'esperienza amministrativa della compagine guidata da Fabio Vincenti che, insieme agli altri componenti di giunta, ha tentato la strada della giustizia amministrativa con l'assistenza dell'avvocato Ernesto Sticchi Damiani. 

Secondo il collegio laziale, l'interesse pubblico messo in evidenza con lo scioglimento funzionale alle misure di risanamento dell'ente, prevale sull' esigenza manifestata dei ricorrenti di esercitare il diritto di elettorato attivo e passivo. Il tribunale ha discusso la questione nella camera di consiglio del primo agosto e ha anche condannato i ricorrenti alle spese legali (mille euro). I Comuni della provincia di Lecce sciolti per infiltrazioni di tipo mafioso sono tre: Parabita, Sogliano Cavour e Surbo.

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