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Taranta, geopolitica e diplomazia: tappa a Lecce il 14

La trattativa tra Provincia e Fondazione è al capolinea: nel capoluogo una data "evento", probabilmente con Giuliano Sangiorgi. Sullo sfondo il tentativo di Gabellone di spostare il baricentro griko

LECCE - L'ufficialità non c'è stata nemmeno nella conferenza stampa presso la Regione Puglia, dove non è stato nè confermato né smentito lo svolgimento di una tappa "evento", a Lecce, all'interno del festival che precede il Concertone del 27 agosto che sarà dedicato a Uccio Aloisi, scomparso il 21 ottobre scorso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23477). E così, la piccola telenovela andata in onda nei giorni scorsi sul palco virtuale della Taranta, non ha sfornato ancora la puntata finale. Ma di ufficiale c'è il comunicato del presidente della Provincia, Antonio Gabellone che conferma la data nel capoluogo, la vigilia di Ferragosto, e lascia intendere, senza troppi giri di parole, quale possa essere l'ospite d'eccezione.

"Non sarà, ovviamente, una tappa come le altre, perché vedrà sul palco l'Ensamble dell'Orchestra La Notte della Taranta, tutti i suoi magnifici interpreti, con un ospite d'eccezione, un big della musica nazionale che è partito dal Salento e dalla provincia di Lecce per toccare le vette della musica nazionale ed estera, senza dimenticare le radici - filo conduttore, questo, dell'operazione che vede la "Taranta" approdare a Lecce -" . Il riferimento è naturalmente a Giuliano Sangiorgi, leader dei Negroamaro.

Il presidente della Provincia ha evidentemente fretta di chiudere, dato che è stato al centro di una complessa tessitura diplomatica volta a rompere lo schema tradizionale dell'organizzazione che ha sempre assegnato le tappe del festival ai comuni della Grecìa Salentina e ad altri centri del Salento particolarmente legati alla musica popolare. Che si tratti di una questione essenzialmente geopolitica, nella quale c'è la volontà di spostare gli equilibri di una manifestazione da sempre con una matrice "progressista", è noto e non da oggi.

Fino a che la Provincia è stata governata dal centrosinistra, del resto, non ci sono mai stati attriti ma il cambio di gestione a Palazzo dei Celestini nella primavera del 2009 ha inevitabilmente portato ad alcune divergenze sulle scelte strategiche, sia dal punto di vista artistico che organizzativo (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=22498). Nei giorni scorsi la querelle che è diventata quasi un tormentone: tappa a Lecce, sì o no? Un'ipotesi che a molti non piace, soprattutto se si fosse trattato dell'apertura, come pure avevano lasciato intendere alcune fughe in avanti.

"Chiedere l'apertura di un simile evento in un luogo che non sia la Grecìa -scrive Ada Fiore, sindaco di Corigliano d'Otranto da anni sede della prima tappa del festival - lo trovo poco rispettoso nei confronti di chi vive questa terra e che contribuisce , con sacrifici quotidiani a renderla tale. Rivendicare un'appartenenza , in questo caso, va oltre una semplice posizione campanilistica. E' come chiedere a qualcuno di rinnegare il proprio luogo di nascita". Il primo cittadino del comune griko rincara la dose dicendo testualmente che "mettere insieme il barocco e la Taranta, poi, altro non è se non l'unico modo per appropriarsi di idee altrui . E' dimostrare di non possedere una chiara linea di sviluppo per la crescita dell'intera Provincia".

Di parere decisamente opposto la vice di Gabellone, Simona Manca, per la quale "il Festival Notte della Taranta, che ha ormai varcato confini nazionali e internazionali, andando oltre il territorio della Grecìa salentina, non può non tenere conto della città di Lecce. La Provincia di Lecce, su questo terreno, sta allargando decisamente il raggio d'azione e punta a qualcosa di stabile", prosegue la numero due di Palazzo dei Celestini. Mi riferisco al progetto Suoni della memoria, che mira a catalogare, conservare e valorizzare la tradizione popolare orale del Salento in un Archivio sonoro delle musiche popolari che troverà sede nella Biblioteca provinciale Bernardini a Lecce, grazie a un finanziamento del ministero degli Affari regionali".

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