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Tari sociale, oltre mille richieste già inoltrate: termini ancora aperti

Introdotta nel 2018 dalla prima amministrazione Salvemini, la misura prevede l’esenzione totale o parziale della tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti

LECCE – Sempre più cittadini ricorrono alla Tari sociale, cioè all’esenzione totale o parziale della tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Segno dei tempi, aggravati dalla depressione economica indotta dall’emergenza sanitaria, ma anche dall’utilità di una misura che va incontro alle esigenze delle famiglie e che già prima dell’epidemia di Covid, dopo la sua introduzione, aveva registrato una crescita di adesioni.

Nel 2018, infatti, furono 332 i nuclei familiari a chiedere l’esenzione totale e 213 quella del 50 percento; nel 2019 rispettivamente 578 e 301; l’anno successivo 646 e 429 e nel 2021, con il termine per la domanda fissato al 30 giugno, sono già 676 le richieste per l’esenzione totale e 292 per quella parziale, per un totale di 187.636 euro di tributo.

Lo schema di agevolazioni è pensato ovviamente per le famiglie a basso reddito, ai cittadini in carico ai servizi sociali che vivono in condizioni di disagio economico, ma anche, nella misura della riduzione del 20 percento, ai proprietari che affittano con regolare contratto a studenti.

“La Tari sociale è una iniziativa che sta producendo enormi benefici - ha dichiarato l’assessore ai Tributi Christian Gnoni –, sia in termini di equità, perché va incontro alle famiglie che hanno difficoltà a sostenere la bolletta, sia in termini ambientali, consentendo a molti più cittadini di partecipare alla raccolta differenziata, di ritirare i kit di raccolta, di non essere costretti ad evadere il tributo andando a smaltire i propri rifiuti in maniera impropria”.

Tari sociale: qui le informazioni e il modulo

“La crescita costante e sostenuta delle richieste che registriamo dal 2018 – ha aggiunto l’esponente della giunta - è segno che abbiamo intercettato un bisogno reale della cittadinanza, fornendo una risposta che produce benefici per tutta la comunità. Invito i cittadini a verificare la rispondenza dei propri requisiti di reddito o della situazione familiare per richiedere il contributo, che funge anche da incentivo per le locazioni regolari nei confronti degli studenti”.

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