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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pptr, le prime osservazioni sono quelle dei tecnici degli enti locali

Il direttivo provinciale di Unitel ha redatto un documento con i rilievi al Piano paesaggistico territoriale regionale. Contestati, con la consulenza tecnico-giuridica dell'avvocato Pietro Quinto, aspetti sia procedurali che sostanziali

LECCE – Arrivano le prime osservazioni al Piano paesaggistico territoriale regionale, lo strumento di programmazione urbanistica adottato dalla Regione Puglia tra mille polemiche. A redigerle il direttivo provinciale dell’Unione tecnici degli enti locali, con la consulenza tecnico-giuridica dell’avvocato Pietro Quinto. Ci sarebbero state, infatti, irregolarità procedurali ma anche sostanziali che il documento dell’associazione presieduta dall’architetto Luigi Longo analizza punto per punto.

Dal punto di vista procedurale sono due i rilievi mossi: La mancata trasmissione ai Comuni pugliesi degli elaborati relativi al territorio di competenza violerebbe il dettato della legge regionale numero 20 del 2009 sulle “norme per la pianificazione programmatica”, oltre ad impedire una piena consapevolezza in tutti i soggetti interessati delle disposizioni e degli effetti del Pptr. In secondo luogo non è stata ancora data attuazione agli assetti organizzativi dell’Osservatorio regionale della qualità del paesaggio e per i beni culturali, previsto sempre della stessa legge.

Per quanto concerne i contenuti del piano, i tecnici degli enti locali contestano l’estensione delle norme di salvaguardia – quelle che si applicano ai procedimenti autorizzativi in corso al momento di entrate in vigore del Pptr – agli “ulteriori contesti paesaggistici” e non solo ai beni paesaggistici , in contrasto, si ritiene con quanto specificato nell’articolo 143, comma 9, del Codice dei beni culturali. Questa interpretazione estensiva avrebbe di fatto bloccato l’attività edilizia perché gli uffici comunali non possono rilasciare permessi in contrasto con i vincoli imposti dal Pptr per ben 24 contesti differenti. Per questo si chiede l’immediata abrogazione del secondo comma dell’articolo 105.

Infine, da rivedere anche la questione delle perimetrazioni dei “territori costruiti”. Secondo il Pptr verrebbero fatte salve solo quelle che hanno ottenuto esplicito attestato di coerenza della Regione Puglia mentre per Unitel il salvacondotto dovrebbe valere anche per quelle per cui l’ente regionale – in presenza di deliberazioni di consiglio comunale coerenti con il Piano urbanistico tematico territoriale – non abbia espresso osservazioni e rilievi nei tempi previsti.

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