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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Telecamere in uscita su tre varchi del centro storico: la minoranza protesta

L'accesso è consentito solo in alcuni orari e secondo direttrici prefissate, ma non tutti rispettano le regole, violando la Ztl. Arrivano le prime multe. Pasquino: "Non c'è stata comunicazione". La replica dell'assessore

LECCE – Alcuni consiglieri di minoranza insorgono contro la prossima attivazione degli impianti photored nella città di Lecce, ma anche per le prime multe comminate - senza preavviso di attivazione - grazie alle telecamere che inquadrano le vetture anche in uscita dai varchi del centro storico. Per quanto riguarda i photored, a quelli ricollocati dove già erano attivi fino alla scadenza della precedente gestione, se ne sono aggiunti altri individuati sulla base del tasso di incidentalità, per un totale di undici, in base alle indicazioni della polizia locale.

Le seconde sono state sistemate su tre varchi di ingresso nel centro storico – non su tutti – per individuare le auto che più o meno abitualmente transitano, oltre gli orari consentiti, o vengono lasciate in sosta non autorizzata nel centro storico, da cittadini che non ne hanno diritto (e che dunque sarebbero passibili di multa già solo per la sosta). I residenti, del resto, spesso hanno segnalato questo tipo di abusi.

Ma al consigliere leghista Severo Martini la cosa non piace, al punto da definire gli amministratori di Palazzo Carafa incompetenti, arroganti e inadeguati. “Basterebbe un po’ di buonsenso per comprendere che alcune scelte vanno valutate a 360 gradi o, quanto meno, rimandate – ha scritto in una nota l’ex assessore all’Urbanistica delle giunte Perrone -; considerato il difficile momento che le persone stanno attraversando per via della crisi economica in cui la pandemia ci ha trascinato. Questa si conferma un’amministrazione chiusa su sé stessa, sulle sue miopi convinzioni, sorda ai veri bisogni della gente”. 

Un altro consigliere di opposizione, Andrea Pasquino, pur non contestando nel merito il provvedimento, rimprovera all’amministrazione il modus operandi: “Attivare le telecamere in uscita, senza alcuna informazione alla cittadinanza, significa voler legalmente beffare i cittadini, che ignari del provvedimento, si vedono in questi giorni recapitare numerosi verbali di contestazione di violazione del codice della strada".

La replica dell’assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis

“Il divieto di accesso, circolazione e parcheggio in Ztl dalle 21 alle 6 è noto da anni ed è segnalato correttamente a tutti gli ingressi. L’amministrazione ha semplicemente provveduto ad aggiornare il funzionamento del sistema di videosorveglianza, attivando le telecamere in uscita su tre dei quattro varchi dai quali è consentito ingresso e uscita che, evidentemente, vengono utilizzati abitualmente da persone che entrano in Ztl in orario consentito, parcheggiano senza averne titolo e fuoriescono in orario di Ztl attiva. Sono rammaricato dal fatto che questo fenomeno abbia assunto nel tempo dimensioni rilevanti e mi auguro che il rafforzamento dei controlli possa servire per ridurne la portata. Ricordo che nel centro storico sono stati censiti poco meno di mille posti auto che dovrebbero essere destinati ai residenti e autorizzati, ad esempio titolari di pass disabili CUDE. Il sovraffollamento di automobili, con i fenomeni di occupazione da parte delle auto di piazze e slarghi antichi, spesso impedisce a chi ne avrebbe diritto di poter parcheggiare. Ricordo infine che chi parcheggia in Ztl oltre le 21 è consapevole di essere passibile di sanzione in caso di controllo da parte dei vigili urbani sulle auto in sosta. Non comprendo dunque la polemica da parte dei consiglieri di opposizione che sembrano schierarsi a difesa di una palese e consapevole violazione delle norme del codice della strada, praticata non per necessità ma per semplice comodità. Si potrebbe infatti, come fa il resto della popolazione, parcheggiare fuori dalla Ztl e raggiungere il centro storico a piedi o con altro mezzo autorizzato, senza sottrarre parcheggi agli aventi diritto e senza rischiare consapevolmente la sanzione. In questo particolare momento, nel quale la circolazione è drammaticamente ridotta, gli accessi alla Ztl sono infatti per lo più di residenti (regolarmente autorizzati) e di mezzi di attività che effettuano delivery le quali, secondo un’ordinanza dirigenziale emessa il 24 novembre e prorogata fino al 15 gennaio prossimo, possono ottenere il pass di accesso e uscita dalla Ztl semplicemente presentando una istanza al settore Mobilità”.

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